Un caldo cuore rosa. È quello della Nebulosa Omega nell’immagine catturata dal nuovo spettrografo FORS (Focal Reducer and Spectrograph) installato sul Very Large Telescope al Paranal Osservatory dell’European Southern Osservatory, in Cile. L’immagine mostra il centro della fucina stellare, pieno di polvere rosata. La tinta rossastra è dovuta all’idrogeno gassoso “colorato” radiazione ultravioletta emessa dalle giovani stelle (i puntini bianchi e blu). La nebulosa – distante 5500 anni luce dalla costellazione del Sagittario – è stata scoperta dallo svizzero Jean-Philippe Loys de Chéseaux nel 1745 ed è conosciuta con diversi nomi: alcuni scientifici e asettici come Messier 17 (M17) o NGC 6618, altri più romantici e descrittivi come Nebulosa Cigno, Nebulosa Testa di Cavallo o Nebulosa Aragosta.
Quest’immagine, una delle più nitide riproduzioni mai realizzate da terra, è una delle prime prodotte nell’ambito del programma “Gemme Cosmiche” dell’Eso
Riferimenti: Eso
Credit immagine: Eso
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