Imparare a prendersi cura della propria salute attraverso il gioco, quando farlo è più facile e più divertente. E’ questa l’idea che ha ispirato GiochiAMO, il progetto rivolto alle scuole primarie promosso dal team del Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive della Sapienza Università di Roma, guidato da Giuseppe La Torre. L’iniziativa si inserisce nel contesto di un ampio filone di studi nel campo della promozione della salute nella scuola, nell’università, sul luogo di lavoro e in comunità.
Lo scopo è quello di insegnare a mangiare correttamente, fare attività fisica ed evitare comportamenti nocivi, oltre a favorire una buona salute psichica e sociale, creando un contesto in cui viene facilitato il confronto, la socialità e l’apprendimento attivo.
GiochiAMO ha raggiunto questi obiettivi parlando di sana alimentazione, attività motoria, lotta al fumo e all’alcol nelle classi dalla seconda alla quinta elementare. Per determinare un cambiamento nei comportamenti, la tradizionale trasmissione di conoscenze è stata supportata dal gioco, strumento di crescita e di interazione con un promettente valore educativo e pedagogico. Sfruttandone la natura aggregativa e creativa, il progetto ha inserito nel programma didattico alcune attività ludiche come i giochi di carte, da tavolo e di movimento.
Per consolidare l’acquisizione di un comportamento positivo e flessibile di fronte alle difficoltà della vita quotidiana, GiochiAMO introduce un altro elemento innovativo: le “life skills”. I bambini delle scuola primaria acquisiranno alcune competenze psico-sociali, riconosciute dall’Organizzazione mondiale della sanità in riferimento a una gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono di riconoscere e soddisfare i bisogni di salute e agire con competenza sia sul piano individuale che su quello sociale.
“Le malattie connesse ai cattivi stili di vita o Non Communicable Diseases (NSDs) – spiega Giuseppe La Torre, a capo del progetto – sono largamente prevenibili e, dato che la prevenzione è la forma meno invasiva e più economica di cura, è importante affrontare queste tematiche fin dall’infanzia”.
I risultati del progetto, ottenuti dal confronto pre e post intervento, hanno mostrato cambiamenti significativi sia in termini di acquisizione di conoscenze sui temi “caldi”, sia di messa in atto di comportamenti positivi in campo alimentare e motorio.
GiochiAMO è stato recentemente proposto come “buona pratica” all’interno della banca dati Progetti e interventi per la promozione della salute (Pro.Sa.) e ulteriori sviluppi stanno portando il progetto ad ampliarsi verso le tematiche vaccinali.
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