IgNobel, le ricerche più improbabili del 2014

Secondo un antico proverbio toscano, più che appropriato quando si parla di IgNobel, “la scienza è follia, se il senno non la governa”. E sembrerebbero folli e fuori di senno (ma che fanno anche riflettere) le dieci ricerche scientifiche premiate ieri al Sander Theatre dell’Università di Harvard durante la cerimonia organizzata dalla rivista Annals of Improbable Research, che dal 1991 assegna un premio simbolico alle ricerche più “strane, divertenti, e persino assurde”. Lo scopo dell’Anti-Nobel non è solo quello di far sorridere, ma anche di avvicinare i non addetti ai lavori alla scienza e alla tecnologia raccontando ricerche insolite e fantasiose.

Tra i vincitori di quest’anno anche due studi italiani. Uno coordinato da Marina De Tommaso, professoressa associato di Neurologia presso il Policlinico di Bari, che ha indagato quanto sia doloroso un raggio laser sulla mano mentre si osserva un’opera d’arte sgradevole, rispetto al dolore che si prova di fronte a un bel quadro. “Botticelli è ottimo per il mal di denti”, ha ironizzato la neurologa durante la premiazione. L’altro è stato invece assegnato all’Istat per aver incluso nel Pil italiano i ricavi provenienti da prostituzione, vendita di droga illegale, contrabbando e altre operazioni illecite, adempiendo così al “mandato dell’Unione europea di incrementare la dimensione ufficiale delle economie nazionali”.

L’Italia si è così aggiudicata gli IgNobel per l’Arte ed l’Economia, mentre quello per la Fisica è stato assegnato a un team di ricercatori giapponesi che hanno studiato la scivolosità di una buccia di banana, arrivando alla conclusione che si scivola meno su una buccia di mela. La ricerca “Vedere Gesù in un toast”, coordinata dall’Università di Toronto, ha vinto il premio per le Neuroscienze per aver apportato un fondamentale contributo allo studio dei correlati neurali della pareidolia, fenomeno che ci porta inconsapevolmente a vedere forme note in immagini disordinate.

Le altre ricerche premiate sono state quelle che hanno portato allo scoperta che: le renne hanno paura degli essere umani travestiti da orsi polari; le epistassi si possono curare con strisce di carne di maiale cruda nel naso; chi si sveglia tardi al mattino è più probabile che sia psicopatico rispetto ai mattinieri; i cani quando fanno i loro bisogni si allineano con il campo magnetico terrestre; con i batteri delle feci dei bambini si possono ottenere salsicce probiotiche. E infine un premio anche allo studio secondo cui chi viene morso dal proprio gatto sarebbe più depresso degli altri.

Come per le scorse edizioni i premi sono stati consegnati anche da alcuni vincitori del vero Nobel: Carol Greider (Medicina), Eric Maskin (Economia), Rich Roberts (Medicina) e Frank Wilczek (Fisica). I vincitori si sono aggiudicati un vassoio per la mensa con incollati piatto e posate e l’equivalente di ben 33 centesimi di dollaro americano in valuta dello Zimbabwe.

Riferimenti: Improbable.com

Credits immagine: Jeremy Brooks/Flickr

 

1 commento

  1. Sicuramente dietro a queste apparenti assurdità c’è una logica, magari di nicchia, che mi piacerebbe conoscere.
    Quella del PIL è solo la constatazione che delinquenza e malgoverno in Italia sono strutturali e inestirpabili.

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