Il ciclo cellulare, finora ritenuto un processo irreversibile, potrebbe non essere tale. In un articolo uscito su Nature, Gary Gorbsky della Oklahoma Medical Research Foundation ha descritto un metodo che consente di invertire la divisione cellulare, aprendo nuovi scenari per la cura dei tumori. I processi di divisione cellulare avvengono milioni di volte al giorno nell’organismo umano, e sono alla base della crescita e del funzionamento di tutti gli organi. Le coppie di di cromosomi si duplicano per migrare verso poli opposti della cellula, che a sua volta si allunga fino a diventare sempre più stretta, per poi dividersi in due nuove unità cellulari distinte. Gorbsky ha lavorato su colture cellulari, riuscendo a controllare la proteina responsabile della divisione cellulare. È stato così in grado di interrompere il ciclo cellulare e di rimandarlo indietro, respingendo i cromosomi verso il loro punto di partenza, cioè al centro della cellula. Il processo di inversione va fatto in un preciso istante della “migrazione cellulare”, per evitare che entrino in gioco altri elementi che regolano la divisione. La scoperta è interessante per lo sviluppo di nuove strategie in grado di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali, ma anche per le possibili applicazioni nel campo delle patologie genetiche. (a.c.)