Il lampo delle supernove

Risale al 2004 l’avvistamento da parte di Koichi Itagaki, astrofilo giapponese, di un bagliore anomalo nella galassia UGC4904 a 78 milioni di anni luce di distanza da noi. Il lampo scomparve nell’arco di qualche giorno. Due anni dopo, nella stessa posizione una stella supermassiccia esplose violentemente dando vita alla supernova SN2006jc.

Una coincidenza o forse i due eventi sono in qualche modo correlati fra di loro? Per fare luce su questo interrogativo un gruppo di astronomi italiani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Inaf, insieme a colleghi europei e asiatici, ha dato il via a una vasta campagna di osservazioni. Molti i telescopi utilizzati, dislocati sulla tutta la Terra, tra i quali quelli dell’Osservatorio Astrofisico di Asiago e il Telescopio Nazionale Galileo alle Canarie, entrambi dell’Inaf.

Il confronto tra le immagini del lampo avvistato nel 2004 e quelle della supernova  SN2006jc esplosa nel 2006, ha avvalorato l’ipotesi che i due eventi provengano dallo stesso oggetto celeste: una stella di tipo Wolf-Rayet con massa pari a 60-100 volte la massa del Sole, giunta nella fase finale della sua evoluzione con un’atmosfera priva di idrogeno. La scoperta, senza precedenti in quanto nessun modello teorico prevedeva un simile scenario, è stata pubblicata sulla rivista Nature.

“Il bagliore osservato nel 2004”, spiega Massimo Turatto dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova, uno degli autori dello studio, “sarebbe stato prodotto da un enorme aumento di energia associato a una fase di grande instabilità, che ha preceduto l’esplosione finale di SN2006jc. La stella stava perdendo gli strati più esterni della sua atmosfera — in gran parte composti di idrogeno ed elio — attraverso il meccanismo detto ‘di vento stellare”. Lo scenario è confermato dalle accurate osservazioni di SN2006jc ottenute con i telescopi dell’Inaf: dai dati emerge l’interazione tra il gas espulso ad alta velocità dalla supernova e quello già presente intorno al corpo celeste prima della sua esplosione, rilasciato a bassa velocità dalla stella nell’evento del 2004. (m.m.)

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