Bere acqua contaminata dall’arsenico accelera lo sviluppo di malattie dei vasi sanguigni. E’ quanto affermano alcuni ricercatori della National Taiwan University di Taipei, coordinati da Chih-Hao Wang, in uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association. L’arsenico, naturalmente presente nelle rocce che compongono la crosta terrestre, può inquinare le acque che entrano in contatto con essa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato casi di contaminazione pericolosa a Taiwan, in Cile, Argentina, Messico, Cina, Bengala Occidentale (India) e Bangladesh. Più di cento milioni di persone in tutto il mondo sarebbero vittime di questa contaminazione. In particolare, in Asia si starebbe verificando una vera epidemia di arsenicismo – ovvero l’avvelenamento cronico da arsenico. I ricercatori inoltre hanno analizzato il rapporto fra esposizione a diverse dosi di arsenico nell’acqua potabile e rischio di aterosclerosi delle arterie che vanno al cervello su un campione di circa 500 abitanti di una regione a sud-ovest di Taiwan, nella quale i pozzi artesiani sono stati monitorati a partire dagli anni Sessanta e in cui si è registrata una forte incidenza di arsenicismo e del cosiddetto “malessere dei piedi neri” (una grave malattia circolatoria, diffusa esclusivamente in quella zona). Risultato: i soggetti esposti alle quantità di arsenico più elevate erano tre volte più a rischio di aterosclerosi di quelli non esposti.(m.ca.)