Due neurobiologi di rilievo internazionale per un libro che affronta il Sacro Graal delle scienze contemporanee: la coscienza, l’ultimo oggetto dei desideri della comunità scientifica del XXI secolo. Il libro di Edelman e Tononi propone una teoria dettagliata della coscienza fondata su basi empiriche. Un obiettivo ambizioso, la soluzione di quello che Schopenhauer ha chiamato il “nodo cosmico”: l’enigmatico legame tra esperienza soggettiva ed eventi descrivibili oggettivamente. Per dirla con gli autori, “Siamo consapevoli che la nostra coscienza personale è, nel senso più profondo, la totalità dell’esistente. (…) Il mondo intero esiste per ognuno di noi solo perché fa parte della nostra coscienza, e con la nostra coscienza perisce” (p. VII).
L’esperienza personale è infatti un’entità “liquida”. Nessuna descrizione, per quanto esauriente, potrà mai spiegare una percezione fenomenica vissuta in prima persona. In altre parole, possiamo osservare come si vede un colore, ma non possiamo descrivere esaurientemente cosa si prova nel percepirlo. L’analisi degli autori quindi si fonda su un approccio sistemico: vista l’inutilità dell’analisi oggettiva dei gruppi di neuroni coinvolti, bisogna dedicarsi allo studio dei processi neuronali, l’attività neurale distribuita. La coscienza e i neuroni hanno infatti almeno due caratteristiche in comune: l’unitarietà integrata e l’estrema differenziazione. Infiniti stati di coscienza e infiniti stati neuronali, ma tutti hanno luogo in una coscienza unitaria e in un solo cervello.
Il libro, come è logico, si addentra in questioni molto tecniche di neurofisiologia e neurobiologia, ma il linguaggio utilizzato è sempre comprensibile. Lo scopo è comunque l’analisi, scientificamente corretta, attraverso teorie verificabili e sperimentali, del ‘mistero’ della coscienza umana. Accogliendo la coscienza nella sfera dell’indagine scientifica, il libro intende rispondere a queste domande: come emerge la coscienza, intesa come risultato dei processi neurali e delle interazioni tra cervello, corpo e mondo? Come si spiegano neurologicamente le proprietà dell’esperienza cosciente? Come si possono intendere in termini neurali gli stati soggettivi (i qualia, le sensazioni)? Come si collega questa descrizione scientifica della coscienza con il più ampio dominio del sapere e dell’esperienza umana?
Un’opera complessa, simile all’oggetto che cerca di descrivere, ambiziosa e che ha sollevato commenti contrastanti nel mondo accademico americano. Da leggere per una visione aggiornata, autorevole e integrata sul tema apparentemente più semplice di tutti: perché siamo coscienti? E, soprattutto, come?
Gerald M. Edelman, Giulio Tononi
Un universo di coscienza. Come la materia diventa immaginazione
Einaudi, Torino, 2000
pp. 314, £ 38.000
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