Il pasto del Tyrannosaurus

Il ritrovamento di un escremento fossile di considerevoli dimensioni ha offerto a un gruppo di ricercatori nordamericani la prova tangibile delle abitudini alimentari di un grande dinosauro carnivoro, molto probabilmente un Tyrannosaurus rex. Il reperto, che misura 44 centimetri di lunghezza e circa 15 di spessore, è stato rinvenuto in Canada all’interno di uno strato geologico del Cretaceo superiore formatosi circa 80 milioni di anni fa. Nell’articolo pubblicato su Nature, gli autori della scoperta, Karen Chin dell’United States Geological Survey nel Menlo Park in California e Timothy Tokaryk del Royal Saskatchewan Museum in Canada, spiegano che il coprolite, termine con il quale si indica genericamente questo tipo di fossile, è costituito in gran parte da frammenti ossei di un giovane dinosauro erbivoro. Dal che si ricava che il predatore, a differenza dei moderni rettili, per esempio il coccodrillo, non inghiottiva la preda intera ma, forse con morsi ripetuti, la sgranocchiava prima di inghiottirla. I dinosauri, infatti, non erano in grado di masticare come fanno i mammiferi. Dopodiché – hanno dedotto i ricercatori dalle misure anche microscopiche dei frammenti – doveva seguire una digestione decisamente lenta e difficile.

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