Il cervello umano ha il “pilota automatico”. Ad affermarlo su Nature è un’équipe di ricercatori statunitensi della Duke University, della Boston University School of Medicine e della Harvard University. Quando infatti guidiamo non abbiamo bisogno di pensare a come cambiare la marcia oppure quando si fa un’operazione aritmetica non è necessario ripassare le tabelline. Secondo i ricercatori questo avviene perché la corteccia è capace di rispondere bene e in modo automatico a stimoli provenienti da “compiti” ripetitivi. Ricorrendo alla Risonanza Magnetica Funzionale (FMRi), gli scienziati hanno osservato che il cervello, quando si trova di fronte a un compito ripetitivo, ha un’attività ridotta (“neural priming”, innesco neuronale) ma che assicura una migliore performance proprio perché il compito è già noto. I ricercatori giustificano questo comportamento affermando che il cervello conoscendo ormai il compito tende a scartare i dettagli e prende in considerazione solo le informazioni necessarie. (m.s.)
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