In futuro le foreste non ce la faranno ad assorbire l’aumento di emissioni di anidride carbonica. E’ quanto dimostra William Schlesinger della Duke University del North Carolina, in un articolo pubblicato su ha scritto su Oecologia. Esperimenti precedenti sembravano indicare che gli alberi si sarebbero adattati all’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera, crescendo più velocemente in modo da assorbirne quantità sempre maggiori. Tuttavia, quegli studi erano stati realizzati in serre isolate dalla temperatura e dall’umidità ambientali. Schlesinger, invece, ha condotto le sue misure su alberi della Duke Forest, in North Carolina. Le piante sono state suddivise in sei lotti. Tre di questi sono stati circondati da tubi che emettevano aria arricchita di una quantità doppia di CO2 rispetto a quella attuale. Questo, infatti, è l’ammontare delle emissioni di anidride carbonica previste per il 2050. Gli alberi hanno mostrato un’accresciuta capacità di assorbimento, ma essa è molto più bassa di quella suggerita dagli esperimenti precedenti. In base ai dati di Shlesinger, si può stimare che solo il 10 per cento di CO2 generata artificialmente sarebbe riconvertito in materiale organico dalle foreste del pianeta. (m.ca)
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