Cambiamenti climatici, l’Italia si sta tropicalizzando

Mentre a Nairobi la Conferenza sui cambiamenti climatici entra nella fase delle decisioni politiche, Legambiente presenta un dossier sull’impatto attuale nella vita degli italiani del riscaldamento globale. Per capire come l’Italia si tropicalizzando.

L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute

Negli ultimi 20 anni le temperature medie nel nostro Paese sono cresciute di 0,4 °C al Nord e di 0,7 °C al Sud. Il più importante danno sanitario riportato è l’aumento di mortalità registrato in occasione di acute ondate di calore, come l’estate del 2003. A questo si aggiunge la comparsa di nuove malattie, tipicamente africane, come la leishmaniosi viscerale umana e l’encefalite trasmessa da zecca. Anche nel campo delle patologie animali,  l’Italia si sta tropicalizzando: i mutamenti climatici stanno importando nel nostro paese malattie tipicamente africane: come la “bluetonge”, infezione virale che colpisce tutti i ruminanti, presente dal 2000 in Sardegna, nel Lazio, in Toscana, in Basilicata, in Sicilia, in Calabria.

Meteo estremo e Mediterraneo tropicalizzato

Un altro aspetto preoccupante dei cambiamenti climatici a è l’intensificazione di eventi meteorologici estremi. Negli ultimi 15 anni l’Italia è stata colpita da quattro grandi alluvioni e sono triplicati i fenomeni di inaridimento del suolo: si stima che un terzo del territorio nazionale sia a rischio desertificazione. Anche il mare risente del riscaldamento. Il 20 per cento delle specie di pesci presenti nel Mediterraneo è ormai di origine tropicale.

“In Europa dovremmo essere i più pronti e reattivi nello sforzo di riduzione delle emissioni di CO2, che sono la causa principale di questi sconvolgimenti”, ha riferito il direttore generale di Legambiente Francesco Ferrante. Invece, dal 1990 le emissioni prodotte in Italia sono considerevolmente aumentate. Così, a poco più di un anno dall’inizio della fase attuativa di Kyoto (1° gennaio 2008), l’Italia si trova a dover abbattere non più il 6,5 ma il 18,7 per cento dell’inquinamento prodotto nel 1990. (fr.c.)

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