La bibbia delle piante inglesi

Si chiama “Nuovo Atlante dei Fiori Britannici e Irlandesi” ed è la nuova enciclopedia sulle specie floreali della Gran Bretagna dopo quella pubblicata nel 1950. Pubblicato dalla Oxford University Press, il volume, 910 pagine e quasi 2500 foto, è stato realizzato con il contributo di 1600 volontari che per tre anni hanno esplorato ogni angolo del Paese: rispetto al precedente sono presenti 750 specie in più. La ricerca mostra che molte piante selvatiche sono riuscite a sopravvivere ai cambiamenti climatici, all’inquinamento ambientale e alle moderne pratiche agricole. Anzi, alcune di queste hanno prosperato nonostante l’alterazione del loro habitat naturale. “Non tutti i cambiamenti avvenuti negli ultimi cinquant’anni sono stati negativi”, ha sottolineato David Pearman della Botanical Society of the British Isles e tra gli autori dell’atlante. Non sono dello stesso parere i botanici dell’English Nature, l’agenzia governativa per la salvaguardia della specie autoctone, che puntano il dito contro i gas di scarico delle automobili e l’uso eccessivo di pesticidi. (s.l.)

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