La carica dei bruchi

I cambiamenti climatici potrebbero avere un effetto finora trascurato: l’improvviso aumento della popolazione dei bruchi con conseguenti danni per le coltivazioni. A rivelarlo è un gruppo di ricercatori della Tulane University di New Orleans, in Louisiana, sui Proceedings of the National Academies of Science. Secondo lo studio le variazioni climatiche potrebbero portare a uno scenario disastroso per l’agricoltura, con conseguente pericolo di future carestie. I ricercatori hanno osservato che le variazioni di anno in anno legate alle precipitazioni piovose riducono la capacità degli insetti parassiti di nutrirsi di larve, a tutto vantaggio dei bruchi, che hanno la possibilità di proliferare. Infatti l’imprevedibilità delle condizioni climatiche può provocare una variazione del periodo di vulnerabilità delle larve, di cui si cibano vespe e mosche. Mentre questi insetti perderebbero la loro preda naturale, l’equilibrio verrebbe spezzato a favore dei bruchi. Tuttavia, i dati attualmente a disposizione non consentono di fare previsioni esatte del fenomeno. Per provare la correlazione è necessario estendere lo studio a un periodo di qualche decennio. (m.cap.)

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