L’acqua italiana tra le migliori d’Europa

La qualità dell’acqua potabile prodotta in Italia è superiore alla media degli altri paesi europei. Lo rivela la nuova guida alle falde acquifere europee “Geochemistry of European Bottled Water” presentata dall’organizzazione EuroGeoSurveys, la quale raggruppa 32 servizi geologici europei. L’indagine, curata da Clemens Reimann del Servizio geologico della Norvegia (Ngu) e da Manfred Birke dell’Istituto tedesco per le geoscienze e le risorse naturali (Bgr), riporta i dati delle analisi effettuate nel 2008 su 1.785 campioni di acqua in bottiglia acquistati nei supermercati di tutto il continente e provenienti da 1.247 diverse sorgenti situate in 38 diversi paesi europei.

Secondo gli idrogeologi, la qualità delle acque analizzate è sorprendentemente buona sebbene alcuni campioni superino la concentrazione limite di metalli pesanti (come arsenico, bario, fluoro, nitrati, nitriti e selenio). Il più alto livello di metalli rari è stato riscontrato in Norvegia, quello maggiore di uranio nella Repubblica Ceca e i valori più alti di nitrati in Slovacchia. Nelle 157 qualità di acque italiane prese in esame, invece, tali valori rientrano nella norma, anche se alcuni rimangono elevati, come quelli del manganese e dell’uranio: rispettivamente 5,09 e 1,24 microgrammi al litro (rispetto a una media europea di 0,5 e 0,23 microgrammi al litro). “La qualità dell’acqua è fortemente influenzata dalla composizione geochimica del suolo, e la gamma dei valori degli elementi chimici riscontrati nell’acqua in bottiglia rispecchiano la composizione delle falde acquifere. Da questo punto di vista, la nostra guida permetterà ai consumatori di scegliere in maniera più cosciente i prodotti migliori per il loro gusto e la loro salute”, ha commentato Luca Demicheli, segretario generale di EuroGeoSurveys.

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