L’Agente Orange continua a far danni

Il napalm irrorato dagli americani durante la guerra del Vietnam continua a mietere vittime. Lo dichiara Arnold Schecter, professore di scienze ambientali presso l’Università del Texas. Gli abitanti dei villaggi situati vicino alla base aerea statunitense di Bien Hoa, teatro di una pesante irrorazione del defoliante, mostrano infatti elevati tassi di diossina: ben 19 dei 20 campioni di sangue prelevati lo scorso anno è risultato contaminato. I più alti livelli di diossina sono stati rilevati nei consumatori di pesce di torrente. “Il napalm, conosciuto anche come Agente Orange, è probabilmente finito nei corsi d’acqua, contaminando così anche la fauna ittica”, spiega Schecter. Lo studio ha inoltre rilevato che il napalm non colpisce solo in maniera diretta. Molti bambini, figli di donne esposte al defoliante, sono ora affetti da disfunzioni endocrine. (r.p.)

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