L’ambiente in Rete

Domenico Filippine, Giuliano Martinetti, Salvatore Procopio, Giovanni Salio
Internet per l’ambiente
Utet, 2001
pp. 281, euro 17,56

Tutela della biodiversità, lotta alla desertificazione e ai fumi tossici che avvelenano le metropoli. A partire dal 31 gennaio, saranno questi alcuni temi al centro delle discussioni del Global Social Forum di Porto Alegre. L’allarme smog in alcune città italiane negli ultimi giorni ha occupato le prime pagine dei quotidiani. Due episodi in cui l’ambiente fa da protagonista. Per chi volesse cercare informazioni a 360 gradi su questo tema, Internet è uno strumento particolarmente ricco. Un manuale della Utet – “Internet per l’Ambiente” – cerca di mettere ordine nel caos della Rete. Si tratta di una guida ragionata ai diversi siti in lingua italiana e inglese, utile sia a chi ha poca confidenza con questi temi sia ai ricercatori. La divisione per argomenti realizzata nel libro rappresenta una sorta di guida ai diversi approcci alla disciplina, ordinando le recensioni dei diversi siti. Tra queste il lettore troverà i classici, come il sito di WorldWatch, o quello di Greenpeace ma anche delle piccole chicche utili anche ai più ferrati sul tema dell’ambiente. Procedendo con ordine: le classificazioni spaziano dall’ambiente come risorsa a etica, religioni e ambiente. Fino ad arrivare addirittura ad arte, cinema, letteratura. Uno dei primi capitoli è dedicato ad ‘Ambiente ed ecosistema’, dove si approfondisce la risorsa ambiente a partire dagli elementi che lo compongono. Tra questi c’è l’acqua. In questa sezione sono segnalati i siti dell’International Water Management Institute, un’organizzazione che studia l’uso dell’ acqua in agricoltura e il fabbisogno idrico nei paesi in via di sviluppo. Per chi invece fosse interessato alla campagna internazionale di sensibilizzazione sull’approvvigionamento di acqua una risorsa in italiano ne sintetizza tutte le tappe: si tratta del sito http://web.tin.it/cipsi/acqua/index.html.

Molte le informazioni sulle biotecnologie. Oltre ai classici del Web, come il sito della Celera e dello Human Genome Project, è segnalato anche il sito dell’Indigenous Peoples Council on Biocolonialism, un’organizzazione con sede nel Nevada che assiste le popolazioni indigene nella protezione delle risorse genetiche. Il libro inoltre dedica specifiche sezioni alla recensione dei siti che si occupano dell’impatto dell’uomo sull’ambiente, alla relazione tra ambiente ed economia, ambiente e società, diritto, politica e storia. Una curiosità: la sezione cinema e arte. Qui sono recensiti il sito sul festival di Torino ‘Cinema e Ambiente’ e il sito ‘Woman Enviromental Art’, un punto di riferimento per le donne americane che si occupano di arte e sono sensibili alle tematiche ambientali.

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