Originarie del Sudamerica, si sono verosimilmente intrufolate negli stati meridionali degli Usa viaggiando a bordo di una nave da carico, circa 90 anni fa. Da lì hanno colonizzato la California, i Caraibi, la Cina, Taiwan, l’Australia e la Nuova Zelanda, compiendo almeno nove grandi viaggi. Parliamo di formiche. Le formiche di fuoco (Solenopsis invicta), una specie infestante, famosa per il dolore, simile al contatto con un fiammifero acceso, provocato dalle punture. E’ sulla storia di questi insetti – e di come hanno conquistato il mondo – che si è concentrato lo studio, pubblicato su Science, condotto da un team internazionale di ricercatori guidati dall’Agricultural Research Service statunitense.
Il gruppo ha messo a confronto i geni di formiche di fuoco prelevate da 2.144 colonie distribuite in 75 posti diversi del globo. “Abbiamo estratto il Dna di un individuo per ogni colonia e generato i rispettivi genotipi basandoci su 66 regioni del nucleo”, ha spiegato Marina Ascunce del Center for Medical, Agricultural, and Veterinary Entomology, e leader della ricerca. “Dopo di che abbiamo sequenziato parti del genoma mitocondriale e il gene nucleare Gp-9 per individui appartenenti a grandi sottogruppi di queste colonie”. L’assunto di base era che formiche che hanno avuto origine nella stessa colonia dovevano condividere ampi tratti di genoma.
Dalle analisi è emerso che Solenopsis invicta è uscita per la prima volta dai confini sudamericani agli inizi del secolo scorso. Il primo viaggio, in particolare, sarebbe avvenuto a bordo di una nave da carico salpata dall’Argentina. Una volta arrivata nel Sud degli Stati Uniti, questa specie sarebbe stata “ferma” per alcuni decenni, per poi ripartire per la sua conquista. Dal punto di vista del genoma, infatti, gli individui che popolano gli altri Paesi del Pacific Rim sono molto più simili alle statunitensi che alle argentine.
Incoraggiate dal trasporto internazionale, prima marittimo, poi sempre più marcatamente aereo, le formiche di fuoco sembrano ver espanso i loro confini fino a raggiungere i Caraibi, l’Australia, la Nuova Zelanda, Taiwan, Hong Kong, Macao e la Cina. Grazie a un software denominato STRUCTURE, i ricercatori sono riusciti a identificare nove diversi gruppi genetici (cluster): due a Taiwan, due in Cina, due in California e tre in Australia. “I risultati – hanno spiegato i ricercatori – suggeriscono che le formiche si siano diffuse nelle altre regioni del Pacifico a partire dagli Usa, nel corso di almeno nove diversi episodi di invasione”.
Secondo gli autori, la ricerca rappresenta il primo passo verso la comprensione della diffusione di questa specie infestante nel mondo. “L’impatto economico delle formiche di fuoco è enorme”, ha sottolineato ancora Ascunce. “Basti pensare che, solo negli Stati Uniti, i costi di controllo, i trattamenti medici e i danni alle proprietà si aggirano attorno ai sei miliardi di dollari all’anno”. Senza contare che, stando agli attuali modelli di espansione basati sui dati climatici, Solenopsis invicta ha le carte in regola per invadere, nel giro di alcuni decenni, metà della superficie terrestre. Capire le dinamiche di questa conquista – concludono i ricercatori – significa prepararsi per l’elaborazione di nuove strategie in grado di ridurre e contenere i danni delle invasioni future.
Riferimenti: Science DOI: 10.1126/science.1198734
Gent.le Giulia Belardelli,
l´autunno scorso nel entroterra di Imperia ci siamo svegliati puntati – pensavamo – di zanzare.
Avevamo piú di 300 punture, che il giorno dopo si sono gonfiati, diventando pustole pieno di siero, cha poi si sono rotte lasciando in particolare la sottoscritta piena di vistose ferite.
Settimana scorsa mi sono trovata in compagnia di un medico danese – porto in giro in Italia i miei conazionali – che aveva avuto lo stesso esperienza in Sicilia – e lui er convinto che invece di zanzare si era trattato di morsi di minuscoli formiche.
Pensando all´episodo in Liguria ci é venuto in mente che la sera in questione non avevamo visto neanche una zanzare prima di andare a lette – motivo perché non avevamo mezzo la zanzariera…
Lei crede che sia possibile di sapere se sono stati zanzare oppure formiche – vogliamo informare l´amica a cui appartiene la casa – visto che suo figlio ha avuto la stessa esperienza, anche lui com me con qualche giorni di febbre dopo “l´attaco”?
Ho una foto delle “piaghe” se Le dovesse interessare.
Cordiali Saluti,
Charlotte – Milano