Lente d’ingrandimento per il cosmo

Un telescopio virtuale, grande come la Terra, in grado di individuare oggetti tremila volte più piccoli di quelli osservati con il telescopio spaziale Hubble. È l’ultimo gioiello nato da una collaborazione internazionale di istituti astronomici, tra i quali l’Osservatorio Haystack del Massachusetts Institute of Technology, realizzato collegando i segnali radio emessi da telescopi dislocati in diversi continenti. Per accrescerne la risoluzione angolare, e quindi le capacità di osservazione, gli scienziati punteranno di volta in volta tutti i telescopi su un unico oggetto e registreranno le onde radio grazie a una tecnica denominata Very Long Baseline Interferometry. I segnali captati dal singolo strumento cioè saranno catalogati con degli orologi atomici, registrati su nastri magnetici e poi combinati in un super computer. Inoltre il telesopio virtuale è stato programmato per osservare a frequenze radio estremamente elevate (129GHz e 147 GHz). Questa tecnica verrà utilizzata per osservare il centro della galassia della Via Lattea, dove potrebbe nascondersi un buco nero tre milioni di volte più grande del Sole. Per Thomas Krichbaum, dell’Istituto per la radioastronomia Max Planck di Bonn, grazie a questo nuovo strumento “nei prossimi 10-20 anni sarà forse possibile osservare gli effetti della Relatività Generale, come la distorsione spazio-tempo, nelle vicinanze di un grande buco nero”. (ma.c.)

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