Manuale di sopravvivenza energetica

Andrea Mameli
Manuale di sopravvivenza energetica
Scienzaexpress 2011, pp. 120, euro 14,00

Darsi all’editoria in un paese in cui la media dei libri letti in un anno non supera l’unità è già un’impresa eroica. Ma specializzarsi in pubblicazioni scientifiche ha il sapore di una vera e propria missione. Consapevoli di essersi lanciati in un’avventura non priva di ostacoli, i fondatori della nuova casa editrice Scienza Express ammettono con encomiabile disinvoltura le loro alte ambizioni: “la distanza dei cittadini dalla lettura e dalle scienze è grande. Scienza express si propone di contribuire a ridurla”.

Con undici titoli in catalogo per il 2011 la scommessa della neonata realtà editoriale si gioca tutta sul rapporto diretto tra autori e  lettori che possono ritrovarsi in luoghi della Rete a loro dedicati: qui può accadere che i libri si trasformino in dibattiti, proposte, commenti, oppure, al contrario che le parole del Web diventino d’inchiostro e finiscano negli scaffali delle librerie.

Così è accaduto per il primogenito della casa editrice torinese, che debutta in libreria il 18 febbraio: “Manuale di sopravvivenza energetica” di Andrea Mameli, una raccolta di consigli per rendere il più leggere possibili le nostre impronte ecologiche e risparmiare anche 1.000 euro all’anno, ha avuto una gestazione tutta online all’interno del blog Sopravvivenzaenergetica e prende le sembianze di un volume cartaceo forte del prolungato dialogo con i frequentatori del Web. Fisico, esperto divulgatore e giornalista free lance, Mameli ci fa riflettere sull’impatto che le nostre azioni  quotidiane, i gesti che compiamo quasi automaticamente, come farsi la doccia, mangiare, cucinare, hanno sull’ambiente che ci circonda. Ci spiega che tutte quelle consolidate abitudini possono assumere un volto meno minaccioso per l’equilibrio ecologico del pianeta. Bastano pochi accorgimenti. Il terreno su cui si muove Mameli è facilmente riconoscibile ed è lo stesso descritto nella prefazione di Maurizio Pallante, fondatore del movimento della decrescita felice: è, in sintesi,  la filosofia “del consumare meglio ed essere felici” come recita il sottotitolo del libro. Il volume calza a pennello con la collana “Presa diretta” dedicata a questioni che riguardano il rapporto della scienza con il resto della società: dall’ambiente alla salute, dalla tecnologia alla comunicazione.

Delle quattro collane previste dall’editore, questa è  senza dubbio quella che si presta di più alla seconda vita in Rete. Il passaggio dal cartaceo al clic diventa invece una vera e propria scommessa per gli altre tre filoni pensati dall’editore:  “Scuola 2.0”, dedicata al mondo della scuola e più in generale degli educatori alla scienza, “Prima persona”, che ospita le esperienze lavorative personali di ricercatori, educatori, scrittori e “Narrazioni”, dove la scienza è raccontata anche con toni divertenti.  

In questi casi mantenere il doppio binario (cartaceo e web) significa immaginare la Rete come un laboratorio dove ideare e costruire il libro, dove promuoverlo e venderlo, ma anche, paradosso dell’era moderna, conservarlo. Nel Manifesto con cui la casa editrice si presenta ai lettori si legge: “Vogliamo sfruttare le tecnologie della rete per rendere i libri di scienza disponibili nel tempo: crediamo che sia un controsenso rendere effimero per ragioni commerciali ciò che è duraturo grazie alle sue radici culturali”. Una comparsata di pochi mesi negli scaffali delle librerie non può competere con la presenza permanete in Rete di un titolo. A garantire ai libri la longevità che meritano è dedicato anche il blog “AAA scienza fuori catalogo cercasi”, un angolo del sito di Scienza Express dedicato alla ricerca di libri introvabili.

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