Ambiente

Questi microorganismi influenzano il clima e la geologia della Terra

Sono piccoli, è vero, ma anche numerosissimi e infaticabili. Eppure le incredibili capacità dei microorganismi che abitano il nostro pianeta continuano a stupire. Secondo un nuovo, ampio, studio internazionale, infatti, l’azione dei microorganismi che abitano nel sottosuolo è addirittura in grado di influenzare geologia e clima del nostro pianeta. Visto che, spiegano gli autori nell’articolo pubblicato su Nature, questi microorganismi contribuiscono ad eliminare oltre il 90% dell’anidride carbonica prodotta nel sottosuolo in prossimità delle cosiddette zone di subduzione, i punti di contatto tra placche tettoniche dove è presente una massiccia produzione naturale di CO2.

“Le zone di subduzione si formano quando due placche tettoniche si scontrano, scivolando una sotto l’altra e mettendo così in comunicazione superficie terrestre e mantello”, spiega Donato Giovannelli, ricercatore dell’l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine di Ancona (Cnr-Irbim) e della Federico II di Napoli, che ha coordinato lo studio a cui hanno collaborato 27 istituzioni di sei paesi. “Durante questo processo, che crea le fosse abissali oceaniche e le catene di archi vulcanici a terra, la crosta oceanica e i sedimenti che la ricoprono sprofondano, fondendo e rilasciando CO2 e altri composti volatili che, in parte, risalgono in superficie e formano ad esempio i gas delle catene vulcaniche che caratterizzano le zone di subduzione”.

Studiare i processi che avvengono in queste aree – aggiunge Giovannelli – e in particolare quelli che influenzano il rilascio di anidride carbonica nell’atmosfera, è fondamentale per conoscere l’impatto che possono avere sul clima terrestre, presente e passato. “Il nuovo lavoro – continua l’esperto – mostra che il contributo al rilascio di CO2 profonda nelle zone di avanarco, una delle zone intorno gli archi vulcanici, è maggiore di quanto si pensasse e che i microorganismi estremofili che vivono nel sottosuolo contribuiscono, assieme alla precipitazione di calcite, a rimuovere fino al 94% del flusso di CO2 in questa zona”.

I risultati dello studio aiuteranno a interpretare con più precisione il clima sperimentato nel passato del nostro pianeta, e saranno preziosi anche per conoscere più a fondo i meccanismi di sequestro della CO2 in atto ai giorni nostri. “Abbiamo mostrato come i microbi presenti nel sottosuolo possano influenzare processi geologici enormi, ben maggiori di quanto sospettassimo: la biologia ha un’incidenza nell’evoluzione geologica del nostro pianeta che dobbiamo studiare a fondo”, aggiunge Elena Manini, ricercatrice del Cnr-Irbim che ha partecipato allo studio.

Riferimenti: Nature

Credit immagine: Peter Barry

Alessandro Di Bitonto

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