Necessari o superflui?

Riconsiderare l’effettivo beneficio delle ricerche scientifiche condotte sugli animali. È quanto sostiene un gruppo di ricercatori della London School of Hygiene and Tropical Medicine. Gli scienziati hanno messo in risalto come i test vengano spesso condotti in maniera inadeguata e valutati in maniera affatto esauriente, riporta il British Medical Journal. È tuttavia innegabile come l’umanità abbia enormemente beneficiato di questa tipologia di ricerca, sostiene una guida pubblicata in questi giorni dalla Royal Society. Quest’ultima mette in evidenza come praticamente ogni conquista in campo medico nell’ultimo secolo – dai vaccini ai trapianti di reni – abbia tratto beneficio da studi sugli animali. Gli scienziati della London School of Hygiene sostengono invece che le ricerche sono state spesso mal condotte o portate avanti insieme ad esperimenti sulla specie umana, rivelandosi dunque tutt’altro che necessarie. La tesi alla quale sono pervenuti, dopo una rassegna sistematica di tutti gli esperimenti sugli animali che hanno avuto importanza rilevante per gli esseri umani, è che gli standard per la ricerca umana devono essere applicati anche a quella sugli animali. Si dovrebbe ricorrere a questi ultimi solo quando strettamente necessario, e qualsiasi tipo di nuova ricerca, sia negli esseri umani che negli animali, dovrebbe essere intrapresa solo dopo un’accurata disamina delle ricerche già compiute, è d’accordo nell’affermare anche il Medical Research Council. (i.l.c.)

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