Grande congiunzione Giove-Saturno: come vedere e fotografare l’evento del 21 dicembre

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Il solstizio d’inverno cade quest’anno in coincidenza con uno dei più attesi fenomeni astronomici dell’anno: la Grande congiunzione di Giove e Saturno, che al crepuscolo del 21 dicembre farà apparire i due più grandi pianeti del Sistema Solare vicinissimi nel cielo, tanto quanto non si vedeva da secoli. L’allineamento dei due pianeti, già raro, quest’anno sarà doppiamente eccezionale: sarà la Grande congiunzione più ravvicinata – al punto da fondersi in un unico luminosissimo pianeta – negli ultimi 400 anni ma la prima visibile ad occhio nudo da 800 anni a questa parte. Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere per non perdersi uno spettacolo che rappresenta (è il caso di dirlo) l’occasione di una vita: bisognerà infatti attendere fino al 2417 perché si ripresenti un’altra congiunzione così ravvicinata tra i due pianeti.

Un allineamento eccezionale veramente

Le congiunzioni sono eventi astronomici in cui le orbite di due pianeti li portano a incontrarsi nel cielo dal punto di vista di un osservatore terrestre. Quella tra Giove e Saturno è probabilmente la più spettacolare perché i due pianeti tendono ad essere particolarmente visibili all’alba e al tramonto, ed è anche estremamente regolare, tornando a ripetersi immancabilmente in un ciclo di circa 20 anni. Non a caso viene definita Grande congiunzione, e sin dall’antichità ha influenzato profondamente l’astrologia e la mitologia, caricandosi di significati mistici e profetici per gli astronomi del passato.


Lo straordinario cielo di dicembre: Giove e Saturno si incontrano dopo 400 anni


Le congiunzioni tra Giove e Saturno possono essere più o meno “spinte”: da una separazione di alcuni gradi, cioè una distanza superiore al diametro apparente della Luna, fino ad incontri realmente ravvicinati, in cui i due pianeti arrivano praticamente a fondersi tra loro. Quella del prossimo solstizio è proprio una di queste congiunzioni ravvicinatissime: la sera del 21 dicembre la loro separazione angolare sarà di appena un decimo di grado, cioè un quinto del diametro apparente della Luna.

Per trovarne una simile bisogna tornare indietro di quasi 400 anni, alla sera del 1623. Dalle cronache dell’epoca sembra però che i due pianeti si siano incontrati in una posizione sfavorevole per l’osservazione, troppo vicini all’aureola del Sole per poterli vedere ad occhio nudo. E nonostante Galileo avesse già inventato il suo telescopio da circa 14 anni, sembra che nessun astronomo europeo ne abbia approfittato per dare un’occhiata ai due pianeti in congiunzione. La precedente grande congiunzione così ravvicinata risale al 1226, e in quell’occasione (come avverrà quest’anno) le condizioni di osservazione dovrebbero aver permesso di godere dello spettacolo anche ad occhi nudi. Il che vuol dire che, se tutto andrà come sperato, la sera del solstizio d’inverno saremo i primi uomini a osservare i due astri così vicini nel cielo da poco meno di 800 anni.

Aspettando l’incontro di Giove e Saturno

L’avvicinamento tra i due pineti è in corso da mesi ed è stato immortalato in un’immagine decisamente suggestiva lo scorso 20 ottobre (a un mese dal loro incontro ravvicinato di fine dicembre) dalle Dolomiti, più precisamente dalle tre Cime del Lavaredo: uno scatto segnalato come Astronomy Picture of the Day dalla Nasa.

Da qualche giorno i due pianeti si trovano a distanza piuttosto ravvicinata: eccoli in un’immagine scattata l’8 dicembre da Capo Murro di Porco, a Siracusa, segnalata anch’essa come Astronomy Picture of the Day.

Come osservare (e fotografare) la Grande congiunzione

Giove e Saturno continueranno ad avvicinarsi fino al 21 dicembre, arrivando alla minima distanza tra loro al crepuscolo del solstizio d’inverno. Per non perdersi lo spettacolo bisogna scegliere un punto di osservazione che non presenti ostacoli verso Sud Ovest, perché Giove (il più luminoso) e Saturno appariranno bassi sull’orizzonte in direzione del tramonto, nella costellazione del Capricorno.

I pianeti dovrebbero iniziare a vedersi al calar del sole, intorno alle 17:45, ma risulteranno meglio visibili un po’ più tardi, nella luce del crepuscolo (dopo il tramonto del sole), verso le 19:00. In condizioni ottimali, la congiunzione dovrebbe essere visibile anche ad occhio nudo, seppur con qualche difficoltà nel riconoscere distintamente entrambi i pianeti. Ma con un binocolo le cose dovrebbero farsi più facili, mentre chi possiede un telescopio non avrà alcun problema a godersi lo spettacolo in tutto il suo splendore.

Gli esperti della Nasa, che hanno realizzato una guida su come fotografare la grande congiunzione con lo smartphone, non serve una macchina fotografica per fare una bella foto della congiunzione: basta lo smartphone. Se avete l’opzione night mode, che bilancia automaticamente gli scatti a lunga esposizione, utilizzatela per ottenere un maggior contrasto tra i due pianeti, luminosissimi, e lo sfondo nero del cielo notturno (sul sito Nasa tutti i consigli ). E ricordate che pochi giorni prima della congiunzione la Luna in fase crescente passerà nei pressi delle due “congiunti”, regalando lo sfondo perfetto per uno scatto mozzafiato.

Ma anche per chi non avrà l’opportunità di trovare un punto di osservazione adatto, la soluzione c’è: l’evento sarà infatti trasmesso in diretta internet dal Virtual Telescope di Gianluca Masi, e basterà cliccare su questo link per seguire la Grande congiunzione in diretta.