Nella rete per distrazione

Migliaia di delfini muoiono ogni anno rimanendo intrappolati nelle reti da pesca. Perché? “Sono distratti da altri stimoli”. È la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori del laboratorio di biologia marina della Duke University. Il loro studio, che verrà presentato a Berlino durante il congresso dell’International Whaling Commission in corso in questi giorni, spiega almeno in parte come sia possibile che un mammifero dotato di sonar (un sistema di navigazione che si basa su onde sonore ed eco) non riesca a scampare a una rete. I ricercatori hanno utilizzato una videocamera collegata a una rete da pesca a largo delle coste del North Carolina per osservare il comportamento dei delfini, che però in nessuna circostanza sono rimasti intrappolati. “Questi animali non usano il sonar sempre”, ha affermato Adrew Read, uno dei ricercatori. “Sembra che abbiamo delle mappe mentali spazio-temporali piuttosto buone”. Quando però davanti a loro viene gettata una rete oppure un suono disturba il loro sistema di navigazione rischiano di rimanere mortalmente impigliati. La sfida per il futuro, scrivono i biologi statunitensi su Biology Letters, sarà quella di sviluppare un sistema che permetta di salvaguardare i delfini, come realizzare delle reti individuabili dal sonar o che possano essere rotte facilmente. (ma.c.)

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