Categorie: SaluteSocietà

No, non dormiamo meno dei nostri antenati

È facile pensare che le persone di oggi dormano di meno di quanto facessero i nostri antenati: luce elettrica, televisione, smartphones, caffè e mille distrazioni sembrano contribuire alla percezione di un minore tempo passato a dormire. Tuttavia, secondo uno studio pubblicato su Current Biology, questo non sarebbe affatto vero: individui appartenenti a tre diversi gruppi etnici di cacciatori-raccoglitori, il cui stile di vita è assai simile a quello condotto dagli esseri umani preistorici, non dormono più di quanto facciamo noi.

Dalla ricerca è infatti emerso che i membri di queste popolazioni, che abitano in diverse parti del pianeta, dormono circa 6 ore e mezzo ogni notte, una quantità di tempo non troppo lontana da quello che per noi rappresenta la norma. Inoltre essi non vanno, come molti potrebbero credere, a dormire al tramonto, anche se, effettivamente, si alzano prima che il sole sorga. “Le abitudini di queste popolazioni mettono in dubbio la percezione che il numero di ore di sonno sia stato notevolmente ridotto nel mondo moderno,” ha commentato Jerome Siegel, autore principale dello studio, “Questo ha implicazioni importanti, ad esempio riguardanti le pillole che aiutano a dormire, e che alcune persone credono di dover prendere perché le loro ore di sonno sono diminuite rispetto a un ‘livello naturale’, soprattutto a causa di elettricità, TV e Internet”.

Per cercare di costruire un modello sulle abitudini del sonno degli antichi esseri umani, Siegel e i suoi colleghi hanno esaminato tre gruppi di cacciatori-raccoglitori: gli Hadza, un gruppo etnico composto da quali 1000 individui che vivono vicino al lago Eyasi, in Tanzania; i San, un popolo che vive tra Sudafrica, Namibia e Botswana e gli Tsimane, che si trovano invece in Bolivia. I ricercatori hanno analizzato le abitudini di 94 individui per oltre 1000 giorni, registrando l’alternarsi tra ore di sonno e di attività. Dai risultati, sono emerse somiglianze sorprendenti: “Nonostante i diversi individui, le diverse storie e i diversi ambienti, tutti e tre i gruppi presentano una simile organizzazione del sonno,” ha spiegato Siegel.

Il tempo passato a dormire, in queste popolazioni, era in media tra le 5,7 e le 7,8 ore, con un intervallo di tempo tra le 6,9 e le 8,5 ore prima di un nuovo ciclo di sonno. Questi dati non sono tanto diversi da quello registrati nelle società occidentali, considerate moderne. I cacciatori-raccoglitori dormono un’ora in più d’inverno e, nonostante non possiedano luci elettriche, nessuno di loro va a dormire quando cala il sole, ma in media circa 3 ore dopo il tramonto.

Siegel ha tuttavia sottolineato una differenza tra questi cacciatori-raccoglitori e l’uomo occidentale: pochi di loro soffrono di insonnia cronica: “Replicare alcuni aspetti dell’ambienti naturale in cui vivono questi gruppi potrebbe essere utile per trattare alcuni disordini del sonno moderno, proprio come l’insonnia,” ha concluso il ricercatore.

Riferimenti: Current Biology doi: 10.1016/j.cub.2015.09.046

Credits immagine: Stig Nygaard/Flickr CC

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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  • "Il tempo passato a dormire, in queste popolazioni, era in media tra le 5,7 e le 7,8 ore, con un intervallo di tempo tra le 6,9 e le 8,5 ore prima di un nuovo ciclo di sonno"

    O sono io che non capisco, o quelli vanno a dormire dopo circa 7 ore. Dopo che mi sono alzato, per me ne passano almeno 16!

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