Non copiare quel farmaco

Sta suscitando polemiche in India una nuova legge che proibisce le copie dei farmaci brevettati di recente. La vecchia legge indiana riconosceva solo i brevetti sui processi produttivi e non sui prodotti, e permetteva quindi alle piccole industrie indiane di produrre con metodi alternativi copie generiche di farmaci brevettati in altri paesi. Con l’adesione all’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto), l’India si è però impegnata ad adeguarsi alle normative internazionali, e la nuova legge riconosce i brevetti sia sui prodotti che sui processi produttivi. Il governo sostiene che questo provvedimento favorirà gli investimenti stranieri e la crescita dell’India sul mercato globale dei medicinali. Il mondo industriale indiano però è diviso: le grandi case farmaceutiche hanno accolto con favore il cambiamento, mentre quelle medio-piccole ne temono le conseguenze negative. Sono contrarie anche le associazioni umanitarie: secondo Ritu Priya, del Centro di medicina sociale dell’Università “Jawaharlal Nehru” di Delhi, aumenterà il numero dei poveri che non avranno accesso ai medicinali, e Medici Senza Frontiere aggiunge che la nuova legge danneggerà anche tutti i malati (in particolare di Aids) nei paesi del terzo mondo che dipendono dai farmaci generici indiani. (p.g.)

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