Nuove tecnologie contro l’erosione costiera

Ogni anno 72 chilometri di costa britannica si riducono di 25 centimetri a causa dell’erosione marina. Per monitorare e contenere questo fenomeno un gruppo di ricercatori dell’Università di Newcastle ha realizzato un progetto per la mappatura di una porzione di costa inglese, denominata Filey Bay. L’erosione, che interessa larghi tratti della Gran Bretagna, ha avuto alle volte conseguenze drammatiche: come nel 1993, quando un hotel venne letteralmente risucchiato dalle onde. Il progetto, finanziato da Scarborough Borough Council e dall’Agenzia Spaziale Europea si avvarrà di tecnologie avanzate: le informazioni saranno raccolte attraverso il Gps, Global Positioning System, il sistema satellitare per la localizzazione geografica, foto aeree digitali scattate da aerei superleggeri e l’interferometro radar InSAR, del satellite ESA ESR-2. Il Gps fornirà un sistema di coordinate spaziali e insieme alle fotografie aeree permetterà di ottenere una scansione digitale tridimensionale del tratto di scogliera. Il radar, infine, servirà a monitorare periodicamente la costa. Questo infatti riesce a rilevare cambiamenti in altitudine con una precisione di pochi centimetri, fornendo un quadro dinamico del fenomeno erosivo. Se l’esperimento a Filey Bay avrà successo, la tecnologia in uso sarà estesa all’intera porzione a rischio della costa britannica. (e.g.)

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