Categorie: Società

Ogni cosa al suo posto

I calzini sono in un cassetto, le camicie nell’altro. Raggruppare le immagini in categorie serve al cervello per organizzare gli stimoli visivi in base ai loro significati e dare senso a tutto ciò che ci circonda.

Ma qual è la parte del cervello che si occupa di questo compito, e come avviene l’apprendimento? A svelarlo su Nature è uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Harvard Medical School di Boston (Usa) che ha identificato l’area del cervello dove sono localizzate le memorie delle categorie. Si tratta della corteccia intraparietale laterale (LIP): qui vi sono i neuroni che ci aiutano a dare significato alle immagini familiari.

Gli esperimenti, guidati da John Assad, si basano sullo studio del comportamento e dell’attività cerebrale di un gruppo di scimmie. Mentre i primati eseguivano un gioco computerizzato, il cui scopo era suddividere un gruppo di stimoli visivi in due categorie, i ricercatori hanno monitorato la loro attività cerebrale in due zone distinte: la corteccia parietale e l’area medio-temporale.

È emerso che l’attività dei neuroni parietali riflette la decisione delle scimmie nello scegliere la categoria di appartenenza, mentre i neuroni dell’area medio-temporale sono più sensibili alle differenze visive. Inoltre, la capacità di riconoscere e distinguere le categorie non è innata, ma varia

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