Ominidi nel Nord Europa già 780mila anni fa

I primi ominidi a mettere piede in Inghilterra vissero almeno 780 mila anni fa. Nuovi artefatti archeologici trovati oltre la Manica indicano infatti che il genere Homo era presente nel Nord Europa già nel Pleistocene inferiore, centomila anni prima di quanto supposto. La scoperta, pubblicata su Nature,  modifica radicalmente le ipotesi costruite finora sulla dispersione degli ominidi fuori dall’Africa, suggerendo una loro maggiore capacità di adattamento a climi freddi e alla caccia. Il lavoro è stato diretto da Chris Stringer del Natural History Museum di Londra ed è frutto di una collaborazione tra università e musei di Regno Unito, Olanda e Australia.

I 78 artefatti (pietre lavorate o chopper) sono stati recuperati da un deposito fluviale nel sito di Happisburgh, nella costa nord-est di Norfolk, e comprendono diverse tipologie di selci lavorate. In base all’analisi delle proprietà magnetiche delle concrezioni che ricoprivano i reperti (paleomagnetismo) e alle evidenze biostratigrafiche (ovvero i fossili animali e vegetali trovati nelle vicinanze, negli stessi strati di terreno), gli autori datano gli artefatti tra un milione e 780 mila anni fa.

La scoperta di queste selci mette in discussione le teorie esistenti sulle capacità di colonizzazione degli ominidi di quel tempo. Finora, infatti, si era pensato che la colonizzazione dell’Europa fosse stata confinata al di sotto delle Alpi e dei Pirenei, e che le aree più settentrionali fossero state abitate solo nei periodi interglaciali, quando un clima simil-mediterraneo dominava la regione boreale europea. Secondo Stringer e colleghi, invece, diversi elementi suggeriscono che i reperti trovati in Inghilterra corrisponda siano stati fabbricati in condizioni decisamente più rigide, con temperature simili a quelle della Scandinavia meridionale odierna, e in un ecosistema caratterizzato da foreste a conifere.

Come sottolineano gli autori, saranno necessari ulteriori scavi per datare l’arrivo degli ominidi nella zona e stabilire se, per colonizzare territori con inverni così freddi, abbiano dovuto adattarsi fisicamente, intraprendere delle migrazioni stagionali o sviluppare delle tecnologie per la caccia, per vestirsi o per controllare il fuoco. (g.b.)

Riferimento: Nature doi:10.1038/nature09117

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