Piante mangiatopi e lucertole clonanti: le specie del Mekong

Una nuova scimmia con le narici all’insù, una lucertola che si riproduce via clonazione, cinque piante carnivore. Sono solo alcune delle 208 nuove specie proveniente dalla regione del Grande Mekong descritte nel 2010, di cui dà notizia il nuovo rapporto del Wwf Wild Mekong. Questa regione del Sud-Est asiatico attraversata dal fiume Mekong comprende aree della Cambogia, del Laos, della Birmania, della Thailandia, del Vietnam e della Cina, e ospita animali come tigri,  elefanti asiatici, i pescigatto giganti e i delfini del Mekong.

Dal 1997 a oggi, in questa area sono state scoperte 1.553 nuove specie. Delle 208 descritte nel rapporto fanno parte 145 piante, 28 rettili, 25 pesci (il fiume asiatico e i suoi tributari ne ospitano oltre 250 specie), 7 anfibi, 2 mammiferi, un uccello. Alcuni di questi animali sono molto particolari. È il caso della nuova specie di scimmia (l’altro nuovo mammifero è un toporagno), Rhinopithecus strykeri, chiamata  Snubby dalla popolazione di cacciatori che abita le foreste birmane del Kachin. La caratteristica di questi animali è avere le narici rivolte verso l’alto. Di conseguenza, per impedire alla pioggia di entrare nel naso e causare sonori starnuti che le farebbero facilmente individuare dai cacciatori, quando piove queste scimmie siedono con la testa tra le gambe.

Ancora più curiosi sono alcuni dei rettili neo-identificati. Per esempio, la Leiolepis ngovantrii, individuata nel Sud del Vietnam, è una lucertola la cui popolazione è composta esclusivamente da esemplari femminili che si riproducono via clonazione, senza bisogno del contributo maschile. Del novero fanno parte anche una nuova specie dei cosiddetti serpente-lupo, il  Lycodon synaptor, scoperto nella provincia dello Yunnan in Cina, o il geco psichedelico. Quest’ultimo, Cnemaspis psychedelica, è stato trovato nella parte più meridionale della penisola di Ca Mu, in Vietnam, e  presenta zampe, coda e ventre di un bel colore arancione, schiena e resto del corpo sui toni del violetto, con schizzi di giallo sul collo. È la terza specie endemica di Cnemaspis presente nel Paese, mentre altre 72 si trovano in tutto il continente asiatico.

Le maggiori novità, per lo meno da un punto di vista puramente quantitativo, sono però appannaggio del regno vegetale: ben 145 nuove piante. Di queste 16 sono orchidee, 9 palme, 8 piante di zenzero, 7 di rosa e 4 di caffè. Le più curiose, secondo i ricercatori, sono le 5 nuove specie carnivore (genere N epenthes), quattro dalla Thailandia e una dalla Cambogia, alcune delle quali in grado di divorare anche piccoli roditori e uccelli .

Un enorme tesoro di specie animali e vegetali che però sembra destinata a impoverirsi: l’area del Grande Mekong è una di quelle a più alto rischio di perdita di biodiversità, e il futuro dell’intera area è ora ancora più in bilico.

La prossima settimana, infatti, i sei leader della regione si incontreranno in Birmania per approvare di un nuovo piano di cooperazione economica che potrebbe dare il colpo di grazia. La speranza espressa nel rapporto, tuttavia, è che i governanti optino per un drastico passaggio verso un ‘economia più green: “ una che riconosca il valore di questi ecosistemi e dei servizi che forniscono ai milioni di persone che vivono nell’area”.

Fonte: Da Wired.it

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