Un team di ricercatori americani dà una nuova spiegazione dell’aumento dell’acqua nei bacini idrici nei giorni a successivi a un terremoto. Come era successo nel 1906 dopo il sisma di San Francisco, California, quando nelle settimane successive la portata dei fiumi era aumentata di qualche millimetro al giorno. In uno studio pubblicato su Geophysical Research Letters, il geologo Michael Manga dell’università di Berkley, Usa, avanza una nuova spiegazione: la causa dell’aumento anomalo si deve ricercare nei letti dei corsi d’acqua. Simulando in laboratorio un sisma, i ricercatori hanno notato che, in risposta alle scosse, la terra dei letti dei bacini idrici lascia fuoriuscire l’acqua che è normalmente contenuta all’interno dei suoi pori. A conferma di ciò, Manga e collaboratori hanno mostrato che questo fenomeno post sisma si registra anche nella baia di Sespe Creek, nel sud della California, una delle regioni americane a più alto rischio sismico. (b.s.)
I piccoli oggetti di bronzo continuano a spuntare nei siti archeologici di mezza Europa. L’ultimo…
Allontanarsi e avvicinarsi, protendersi e ritrarsi, sono aspetti primordiali della relazione tra sé e altro…
Coltivare il benessere psicologico per una delle categorie più stressate d’Italia, gli universitari: il programma…
No, non è per via degli effetti collaterali. Si tratta di una decisione aziendale dovuta…
Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…
Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più