Prima i buchi neri, poi le galassie

Sono nati prima i buchi neri o le galassie? La risposta definitiva potrebbe darcela un buco nero con una massa milioni di volte quella del Sole. E’ stato individuato all’interno di una galassia nana da alcuni astronomi dell’Università della Virginia e del National Radio Astronomy Observatory (Usa). Nel loro studio pubblicato online su Nature, i ricercatori, guidati da Amy Reines, suggeriscono che sarebbero proprio i buchi neri ad arrivare per primi.

Capire l’origine di questi mostri celesti e delle galassie, e stabilire chi si formi per primo tra i due, ha da sempre rappresentato una sfida per gli astronomi, soprattutto dopo la scoperta che la maggior parte delle galassie di grandi dimensioni ospita al suo interno buchi neri. Le osservazioni nel vicino Universo hanno inoltre evidenziato che il rapporto tra le masse dei buchi neri e quelle della zona centrale “rigonfia” (il core, o bulge, un denso agglomerato di stelle) delle rispettive galassie è fisso, suggerendo una correlazione.

Secondo una delle ipotesi finora formulate, perché un buco nero possa originarsi, una galassia deve già avere un core centrale definito. Tuttavia, quest’ultimo studio su Nature e la scoperta di galassie con un rapporto massa buco nero/core a favore del primo, avvenuta negli ultimi due anni, farebbero credere il contrario.

La galassia nana analizzata dal gruppo di Reines è la Henize 2-10, distante trenta milioni di luce dalla Terra. È larga “solo” 3.000 anni luce, ha una forma irregolare e le stelle al suo interno si formano in tempi molto brevi. Inoltre, non ha alcun bulge centrale. “Questa galassia, molto probabilmente, somiglia a quelle del giovane Universo, quando questi oggetti avevano appena cominciato a prender forma e si scontravano tra loro molto frequentemente”,  ha spiegato Kelsey Johnson, uno degli autori.

In base alle previsioni degli astronomi, poiché la Henize 2-10 è priva di un core, non dovrebbe avere neanche un buco nero, come osservato nella maggior parte delle galassie di questo tipo. Invece, i segnali radio captati dal radiotelescopio Very Large Array in New Mexico (Usa) e dal telescopio spaziale Hubble indicano proprio la presenza di un enorme buco nero. I sospetti sono stati poi confermati dalle immagini del telescopio spaziale Chandra X Ray. “Trovare questo enorme buco nero nella galassia di Henize 2-10 – ha raccontato Reines – è stato sorprendente ed ha rafforzato l’ipotesi che i buchi neri si siano formati prima del core delle galassie”.

Riferimenti: Nature doi:10.1038/nature09724

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