Profondo blu

Alastair Fothergill, Andy ByattProfondo BluCoproduzione Bbc Worldwide e Greenlight MediaDistribuzione Lucky RedL’essere umano conosce di più la superficie della Luna di quanto non conosca le profondità “aliene” degli oceani. È questo il messaggio del film-documentario in digitale “Profondo Blu” presentato in anteprima da Lucky Red e Legambiente presso la Casa del Cinema di Roma e in uscita nelle sale italiane il prossimo 8 aprile. Un viaggio sulla superficie e sui fondali del mare per conoscere creature dalle forme bizzarre e a volte mostruose. Realizzato da Bbc Woldwide e Greenlight Media, il film è un evento visuale e musicale frutto di cinque anni di riprese attraverso 200 località sparse in tutto il mondo e di 7000 ore di lavoro. I registi sono scesi alla profondità di 5000 metri con attrezzature molto sofisticate per raccogliere immagini inedite, come quelle riprese sotto la calotta polare. Dai poli alle rive della Patagonia, dalle più basse barriere coralline alle scogliere della costa antartica, dai vasti spazi dell’oceano ai paesaggi notturni degli abissi, è tutto un susseguirsi di immagini spettacolari. Si comincia con i delfini che giocano su enormi cavalloni e con gli albatros che in centinaia si affollano in una remota isola al largo delle Falklands alla ricerca di un pezzo di terra libero dove covare. E poi si può ammirare una schiera di granchi soldato blu che si muove a incredibile velocità sulla sabbia, i leoni marini che giocano con i loro cuccioli, i pinguini imperatori maschi che si stringono insieme per scaldarsi nell’inverno antartico e covare le loro uova in attesa che le femmine tornino dall’oceano con il cibo per i nuovi nati. Ma il mare è anche lotta per la sopravvivenza: così si possono vedere delfini e squali balena color bronzo che avanzano per attaccare delle sardine o dei piccolissimi pesci che per difendersi si riuniscono in un branco che gira vorticosamente su se stesso, le orche assassine che si accaniscono sui cuccioli di leone marino, e anche l’orso polare che camminando sul ghiaccio si avventa su un gruppo di balene che affiora da un buco per respirare. Le riprese mostrano molti altri abitanti degli oceani: la barriera corallina e le sue creature strane, come il “cespuglio che cammina”, cioè una varietà di stella marina visibile solo di notte, gli squali bianchi maculati, le meduse, il plankton, il drago marino, e più in profondità il mostruoso “anglerfish” oltreché lo straordinario ecosistema fatto di crateri della dorsale medioceanica. L’uscita del film è l’occasione per Legambiente di lanciare l’operazione “Il mare racconta. Vita, storie e leggende che parlano di mare”, allo scopo di sensibilizzare i bambini e i ragazzi sulle meraviglie dei nostri mari e sui rischi che corrono. Nelle sale, infatti, sarà disponibile una scheda per raccogliere storie, racconti e leggende legate al mare e dare un nome alle balene che vivono nel Mediterraneo.

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