Categorie: Spazio

Quanto pesa un buco nero

Non esiste una bilancia tanto grande da poterli pesare. Sembra una banalità, ma quando si tratta di pesare i buchi neri gli scienziati hanno sempre dovuto ricorrere a metodi di calcolo alternativi. Ma le cose potrebbero cambiare grazie al monossido di carbonio (CO). Uno studio pubblicato su Nature propone infatti un nuovo modello per valutare la massa di un buco nero deducendola dal comportamento del gas all’interno di una galassia.

La ricerca è stata coordinata da Timothy Davis, astronomo presso l’European Southern Observatory (Eso) di Monaco, in Germania. Il team di scienziati – tra cui l’astrofisico italiano Michele Cappellari – ha preso in esame la galassia NGC 4526 e ha stimato che la massa di un suo potenziale buco nero sarebbe pari a 450 milioni di volte quella del nostro Sole.

I ricercatori dell’Eso hanno ottenuto questi risultati percorrendo la strada a ritroso. Prima di tutto, hanno valutato il comportamento degli ammassi di CO all’interno della galassia e compensato il disturbo causato dalle nubi di polveri stellari. Successivamente, hanno simulato la presenza di diversi buchi neri fino a quando non hanno identificato quello che meglio si integrava con le dinamiche del gas. Per le osservazioni, gli astronomi hanno utilizzato 15 dei 23 radiotelescopi del Combined Array for Research in Millimetre Astronomy (Carma) localizzati in California.

Il vantaggio del nuovo modello di calcolo, spiegano gli autori, sta nella possibilità di valutare la massa di un elevato numero di buchi neri mai osservati prima d’ora. Il team dell’Eso progetta di effetture le prossime misurazioni grazie al nuovo Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (Alma). Una scelta che permetterebbe loro di valutare la massa di un buco nero in galassie distanti fino a 75 megaparsec (circa 245 milioni di anni luce) dopo appena 5 ore di osservazione.

Gli astronomi dell’Eso punteranno presto lo sguardo verso galassie lontane per scoprire se da qualche parte sono nascosti dei buchi neri più interessanti del solito. Nel 2012 alcuni scienziati statunitensi hanno scoperto il buco nero più pesante mai conosciuto, dotato di una massa pari a 17 miliardi di volte quella del Sole (Vedi Galileo: Il primato del buco nero). Ma l’Universo non ha ancora finito di riservarci sorprese.

Riferimenti: Nature Doi: 10.1038/nature11819

Credits immagine: Nasa/Jpl-Caltech

Lorenzo Mannella

Si occupa di scienza, internet e innovazione. Laureato in Biotecnologie presso l'Università di Pisa, ha frequentato il master SGP in comunicazione scientifica presso Sapienza Università di Roma. Collabora con Galileo dal 2011. Scrive per Wired, Sapere e L'Espresso.

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