Over 50, al via la quarta dose negli Usa. E in Italia?

quarta dose
(Foto: Mufid Majnun on Unsplash)

Negli Stati Uniti la Food and drug administration (Fda) ha appena autorizzato la quarta dose – il secondo booster – di vaccino contro Covid-19 per chi ha dai 50 anni in su. Il richiamo era già raccomandato per le persone con una forte compromissione del sistema immunitario, cui oggi si aggiungono gli over 50. L’approvazione riguarda i vaccini a Rna messaggero, ovvero quelli di Pfizer e di Moderna, sui quali ci sono più dati, e prevede di somministrare il booster dopo almeno 4 mesi dalla precedente iniezione. 

L’estensione della quarta dose, che in Europa attualmente è ancora oggetto di dibattito, si fonda sull’assenza di preoccupazioni riguardo alla sicurezza ed è motivata con il calo nel tempo della protezione dovuta al vaccino, che può rappresentare un rischio soprattutto per le persone anziane o immunocompromesse.


Al via la quarta dose: ecco per chi è indicata


Le prove raccolte sulla quarta dose

Negli Stati Uniti le aziende Pfizer e Moderna hanno recentemente avanzato la richiesta alla Fda. L’autorizzazione dell’ente si è basata sui dati raccolti in Israele, dove la campagna vaccinale è più avanti. I risultati, ancora in corso di pubblicazione, dimostrano l’assenza di nuove segnalazioni sulla sicurezza dei vaccini a mRna nelle settimane successive al richiamo. In particolare, nel caso del vaccino di Pfizer non ci sono stati effetti o eventi degni di rilievo, oltre a quelli già noti, sulla base di 700mila quarte dosi somministrate.

Riguardo all’efficacia, uno studio, in pre-print su medRxiv, indica che il nuovo booster riporta il livello degli anticorpi anti Sars-Cov-2 a quello ottenuto con la terza dose. Tuttavia la protezione aggiuntiva contro le infezioni sintomatiche ma di entità lieve sarebbe piuttosto ridotta. La ricerca in questione ha incluso 154 operatori sanitari vaccinati con Pfizer e 120 con Moderna.

Un altro studio, sempre condotto in Israele e rintracciabile su medRxiv, segnala che nelle persone con più di 60 anni la quarta dose potrebbe aumentare la protezione, in particolare contro le forme gravi. L’indagine ha incluso più di 1,1 milioni di individui over 60, di cui una parte ha ricevuto anche l’ulteriore richiamo. L’esito mostra che in uno specifico momento di tempo l’incidenza delle nuove infezioni in chi ha avuto la quarta dose da almeno 12 giorni è più bassa di un fattore 2, ovvero è dimezzata.

Contro Covid-19 grave in chi è a rischio

Insomma, sulla base delle prove raccolte il vaccino sarebbe utile al di sopra di una certa età – la soglia è stata spesso oggetto di dibattito – e in caso di patologie pregresse. Subito dopo l’autorizzazione della Fda, i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) statunitensi sottolineano che la quarta dose è sicura e che è “specialmente importante per le persone con più di 65 anni e con più di 50 anni e condizioni mediche sottostanti che aumentano il rischio di forme gravi di Covid-19”, che sono quelle che ne beneficiano maggiormente.

Cosa si dice in Italia?

Attualmente in Europa e in Italia la quarta dose è raccomandata soltanto agli individui con una “marcata compromissione della risposta immunitaria”, legata a specifiche patologie, trattamenti o a trapianti d’organo, a distanza di almeno 4 mesi dalla precedente. In tempi piuttosto recenti (il 17 marzo 2022) l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) affermava che in Europa non ci sono prove sufficienti per estendere la quarta dose del vaccino anti coronavirus a tutti. 

Nel frattempo le aziende produttrici Pfizer e Moderna hanno sottomesso la richiesta di autorizzazione del secondo booster alla Fda americana, la quale alla luce dei dati forniti ha dato il nuovo via libera il 29 marzo alle persone con più di 50 anni. Sempre a metà marzo il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che si studierà la possibilità di allargare la vaccinazione anche a fasce d’età più avanzate, oltre che alle persone con immunocompromissione, sulla base del confronto con la comunità scientifica. Sulla base di tutte queste informazioni è pertanto possibile che ci sia in tempi non lunghissimi qualche aggiornamento anche per noi.

Via: Wired.it

Credits immagine: Mufid Majnun on Unsplash