Raggi X dal passato

Segnali che vengono da 14 miliardi di anni fa, quando l’universo era ancora in fasce. A rivelarli è stato Chandra, il satellite della Nasa in orbita da 5 mesi. La sensazionale scoperta rappresenta un passo in avanti nella spiegazione dell’origine del cosmo. Secondo gli astronomi diretti dal professor Mushotzky, la debole radiazione proverrebbe dagli oggetti più lontani mai osservati finora. E quindi dai più antichi. La scoperta fornisce allora utili indizi sulla cosiddetta “Dark age” del cosmo, ovvero il periodo che va dal Big Bang alla prima formazione di stelle. I raggi X osservati avrebbero avuto origine in antichissime “protogalassie”, costituite da buchi neri. Questi ultimi risucchiarono i gas esistenti nell’universo, restituendo, appunto, raggi X. Lo studio, presentato al meeting dell’American Astronomical Society, spiegherebbe quindi la loro estrema diffusione nell’universo. Ma non solo. I dati, infatti, confermerebbero la teoria secondo la quale le protogalassie e buchi neri si sono formati prima delle stelle. (p.c.)

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