Record d’efficienza

Il 40 per cento della luce solare catturata trasformata in energia elettrica. Con questo tasso di conversione, mai raggiunto prima in Europa, un nuovo tipo di celle solari messo a punto nell’ambito del progetto “Fullspectrum” potrebbe rappresentare una svolta nel settore del fotovoltaico.

La tecnologia in questione, denominata “multigiunzione”, esiste già da alcuni anni e impiega diversi materiali – fra cui gallio, fosforo, indio e germanio -, e consente di catturare un maggior numero di fotoni rispetto a quanto possibile con le celle convenzionali a base di silicio. La tecnologia tradizionale, infatti, permette di convertire al massimo il 17 per cento della luce solare. Con le nuove celle a multigiunzione sperimentate dai ricercatori europei è stato ora raggiunto un tasso di conversione del 39,7 per cento, che ha migliorato di due punti percentuali il precedente record europeo ottenuto con questa tecnologia.

I pannelli costruiti con questo tipo di celle sono piuttosto costosi e finora sono stati impiegati soltanto per applicazioni nello Spazio. Secondo i ricercatori, però, i costi possono essere ridotti inserendo le celle in speciali pannelli dotati di lenti che concentrino la luce solare, moltiplicando anche di mille volte il flusso di fotoni. “L’alta efficienza di conversione”, afferma Andreas Bett del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems, partner del progetto, “rende possibile la competitività sul mercato delle tecnologie di ultima generazione e un ulteriore ribasso dei costi per la produzione di energia elettrica dalla luce solare”.

Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea con 8,4 milioni di euro (su un totale di 14,7) e avviato nel 2003, ha visto la partecipazione di 19 centri di ricerca pubblici e privati appartenenti a diversi paesi, con il coordinamento della Universidad Politécnica di Madrid. La commissione europea ha finora investito più di 105 milioni per la ricerca sull’energia dal fotovoltaico dall’inizio del Sesto Programma Quadro (2002), in vista dell’obiettivo fissato per  il 2020, momento in cui il 20 per cento dell’energia totale prodotta in Europa dovrà derivare da fonti rinnovabili. Per questo motivo, la Solar  Europe Industrial Initiative ha di recente alzato il contributo previsto per il fotovoltaico dal 3 al 12 per cento. Un aumento che si dovrebbe tradurre nell’istallazione di pannelli per 400 Gigawatt di capacità di picco (il 40 per cento in più rispetto alla situazione attuale). Nel 2006 i pannelli installati hanno prodotto lo 0,1 per cento della richiesta di elettricità in Europa. (s.s.)

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