Riciclaggio spaziale: da urina e CO2 integratori e pezzi di ricambio

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VERSO la Luna e oltre, con l’obbiettivo dichiarato di arrivare su Marte entro i prossimi decenni. E poi chissà. È il piano della Nasa, un progetto ambizioso che dovrà superare moltissime avversità prima di vedere realmente la luce: limiti di budget, tecnologie da rifinire o inventare di sana pianta, problemi teorici e pratici da superare. Non ultimo, quello dei rifornimenti: in un viaggio che potrebbe durare mesi, se non anni, servirebbero probabilmente più alimenti, utensili e pezzi di ricambio di quanti gli astronauti possono portare con sé da terra. Come fare? Alcuni scienziati pensano che la soluzione sia il riciclaggio, e in una forma abbastanza estrema: sfruttare ogni molecola, ogni essudazione dell’equipaggio per produrre sostanze e strumenti necessari. E se può sembrare fantascienza, in realtà i primi risultati stanno già iniziando ad arrivare.

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