Sale ancora la febbre del Pianeta

Il riscaldamento climatico della terra è aumentato oltre ogni previsione. Oggi è circa il doppio di quello ipotizzato sei anni fa ed, entro il 2100, potrebbe innalzarsi ancora di 5,8 gradi centigradi. A lanciare l’allarme è un rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), la Commissione per i cambiamenti climatici dell’Onu, e dell’Organizzazione meteorologica mondiale dell’Onu, che sarà presentato tra qualche giorno alla conferenza internazionale di Bonn. Il pricipale indiziato, secondo gli esperti, è il comportamento umano. Le conseguenze potrebbero rivelarsi catastrofiche: l’attuale stato del clima terrestre, infatti, potrebbe far aumentare le inondazioni, le valanghe, i danni causati dagli uragani e la siccità che spingerebbe al collasso i sistemi agricoli tradizionali. A pagarne le conseguenze saranno soprattutto i Paesi più poveri. Le loro economie prevalentemente agricole, infatti, sono strettamente legate ai cambiamenti climatici e alla disponibilità di risorse idriche. “Bisogna intervenire subito per evitare una catastrofe globale”, dice Kate Hampton, coordinatrice di Friends of the Earth International, una federazione di numerose organizzazioni ambientaliste, “e, soprattutto, è necessaria l’adesione al protocollo di Kyoto da parte degli Stati Uniti ”. Un paese che da solo produce oltre il 25 per cento dei gas serra del mondo. (r.p.)

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