Perché Samantha Cristoforetti non sarà più comandante della Stazione spaziale

Samantha Cristoforetti
(Credits immagine: ESA/NASA)

Samantha Cristoforetti non sarà comandante della Stazione spaziale internazionale (Iss). Lo annuncia l’Agenzia spaziale europea (Esa) in una nota del 3 marzo. Sebbene a maggio 2021 Cristoforetti fosse stata designata come comandante dell’ Expedition 68a, che avrebbe avuto inizio nella primavera del 2022, il piano di volo della Iss è stato modificato per esigenze operative. 

Anticipando la data di avvicendamento tra due equipaggi, tra cui quello di Cristoforetti, la spedizione comincerà solo dopo la partenza dell’astronauta italiana dalla stazione spaziale. Per Cristoforetti, quindi, si profila un nuovo ruolo: sarà leader del Segmento orbitale americano. Senza cambi di programma, sarebbe stata la prima donna europea comandante dell’Iss.

L’Expedition 68a

A maggio 2021 l’Esa aveva annunciato che l’astronauta Samantha Cristoforetti, specialista di missione dell’equipaggio Dragon Crew-4, sarebbe tornata sull’Iss come comandante dell’Expedition 68a, programmata per la primavera 2022. L’agenzia spaziale, infatti, riportava che Cristoforetti avrebbe raggiunto l’Iss su una navicella spaziale SpaceX Crew Dragon dalla Florida, negli Stati Uniti, insieme agli astronauti della Nasa Kjell Lindgren e Bob Hines, per dare inizio alla spedizione e cominciare la permanenza nello Spazio, per la seconda volta

Per Cristoforetti, infatti, la prima volta al bordo dell’Iss risale al 2014, in occasione di Futura, missione dell’Agenzia spaziale italiana per la quale l’astronauta è rimasta nello spazio per 200 giorni, contribuendo al programma scientifico della spedizione attraverso esperimenti in fisica, biologia e fisiologia umana, ricerche sugli effetti delle radiazioni e dimostrazioni tecnologiche. Oltre ai risultati scientifici, con Futura Cristoforetti ha conquistato due primati: è stata la prima italiana in orbita e la prima donna europea a permanere nello Spazio per una missione di lunga durata. Con l’Expedition 68a, l’astronauta avrebbe stabilito un altro record: sarebbe stata la prima donna europea a comando dell’Iss.


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Cambio di programma

Le carte in tavola sono cambiate: come si legge nella nota dell’Esa, durante la normale attività di programmazione, il piano di volo della Iss è stato modificato, comportando diversi cambiamenti alle tempistiche delle missioni e alla ripartizione dei ruoli dell’equipaggio. Le decisioni sull’assegnazione dell’equipaggio e sul ruolo che ogni astronauta ricopre a bordo dell’Iss vengono prese dal Multilateral crew operations panel, che comprende i rappresentanti di tutti e cinque i partner internazionali della stazione spaziale: Esa, Nasa, Roscosmos (l’agenzia spaziale russa), l’Agenzia giapponese per l’esplorazione aerospaziale (Jaxa) e l’Agenzia spaziale canadese (Csa). 

In particolare, a causa di esigenze operative, la data dell’avvicendamento tra gli equipaggi Crew-4 (quello di Cristoforetti) e Crew-5 è stata anticipata: secondo questa nuova programmazione, quindi, la missione dell’equipaggio Crew-4 è stata accorciata e la spedizione 68a comincerà solo dopo la partenza di Samantha Cristoforetti dalla stazione spaziale. 

L’astronauta italiana non sarà più comandante, quindi, ma ricoprirà un nuovo ruolo: sarà leader del Segmento orbitale americano (Usos), l’insieme dei moduli e componenti statunitensi, europei e canadesi dell’Iss. Secondo Frank De Winne, capo del Centro astronauti europeo dell’Esa, questa decisione, dettata solo da esigenze operative, conferma la fiducia in Cristoforetti come leader. Non solo: l’astronauta continuerà a essere addestrata per la posizione di comandante, nel caso in cui il piano di volo dovesse tornare a essere quello iniziale. 

“Come membri dell’equipaggio, siamo pronti a dare il nostro contributo come necessario. È un onore per me essere a capo dello Usos, e questo ruolo comprende la maggior parte dei compiti che avrei assunto come comandante – commenta Cristoforetti nella nota dell’Esa -. Riconosco tuttavia che molte persone in Europa, in particolare molte donne, hanno tratto ispirazione dalla prospettiva di avere la prima donna europea comandante dell’Iss. Mi rammarico che questo non accadrà durante la mia missione, ma stiamo selezionando una nuova classe di astronauti e astronaute e sono certa che questa comprenderà donne molto preparate e determinate che saranno pronte, in un futuro non così lontano, ad assumere ruoli di leadership”.

Via: Wired.it