Quella volta che scampammo all’estinzione, 70 mila anni fa

homo sapiens

Gli esseri umani sarebbero stati sull’orlo dell’estinzione 70 mila anni fa. Durante una fase della nostra storia, la popolazione mondiale avrebbe raggiunto un minimo di 2.000 esemplari, rischiando di scomparire per sempre. Una team di ricercatori della Stanford University e delle Accademie scientifiche statunitense e russa ha analizzato alcuni segmenti di Dna di alcune popolazioni umane e ha indicato in due popoli nomadi del Congo e del Botswana gli Homo Sapiens Sapiens più antichi ancora viventi. Proprio da loro, intorno a 70 mila anni fa, sarebbe partita la prima migrazione di esseri umani al di fuori del continente africano.

Duemila Sapiens alla conquista del mondo

Il patrimonio genetico di tutta l’attuale popolazione mondiale è talmente simile a quello di questi progenitori da suggerire che, al momento dell’esodo dall’Africa, il numero di esseri umani fosse estremamente ridotto, addirittura di solo 2.000 individui. Una quantità maggiore avrebbe garantito una diversificazione genetica molto più rilevante di quella riscontrata oggi. Se la conclusione dello studio, pubblicato sull’American Journal of Human Genetics, dovesse essere vera, sarebbe forse bastata un’epidemia, un disastro ambientale o perfino una guerra per portare l’umanità all’estinzione. E noi non saremmo qui a ricordarlo. (s.b.)