Categorie: Salute

Sclerosi multipla e CCSVI: al via anche Reggio Emilia

È partito anche a Reggio Emilia lo studio finanziato dall’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e dalla sua Federazione (Fism) per determinare in modo definitivo se alla base della sclerosi multipla possa esserci o meno un problema di tipo vascolare. La ricerca, che coinvolge altri 40 centri in tutta Italia, ha infatti lo scopo di verificare l’associazione tra la CCSVI (insufficienza venosa cerebro-spinale cronica), ovvero un’occlusione parziale o totale del reflusso venoso dalla testa, e la sclerosi multipla (vedi Galileo). La sede di Reggio Emilia coinvolta è il Centro Studi Sclerosi Multipla dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.

Quello tra la CCSVI e la sclerosi multipla è un legame ipotizzato per la prima volta dal chirurgo vascolare Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara, al centro del dibattito medico, scientifico e mediatico da oltre un anno per aver proposto di intervenire chirurgicamente (tramite angioplastica) per correggere il difetto vascolare per migliorare anche il quadro clinico delle persone con sclerosi multipla.  

Lo studio dell’Aism coinvolge 2.000 persone, 1200 con sclerosi multipla, 400 sane e 400 con altre malattie neurologiche. Tutti i partecipanti in questa fase saranno sottoposti all’esame diagnostico (ecocolordoppler venoso) in cieco: né il tecnico che esegue l’analisi né l’esperto che studierà i risultati sapranno se la persona esaminata ha la sclerosi multipla o meno. L’analisi dei referti medici chiarirà una volta per tutte se tra la CCSVI e la sclerosi multipla ci siano delle correlazioni statisticamente significative. 

I primi risultati sono attesi entro la fine del 2011. Aism inoltre ha dato disponibilità a sostenere il progetto di ricerca promosso dalla Regione Emilia Romagna per verificare l’efficacia dell’intervento di angioplastica nelle persone con sclerosi.

Admin

Visualizza i commenti

  • Gent.ma Anna Lisa Bonfranceschi, ringrazio per la puntualizzazione e la Sua disponibilità. Come ha già riportato la Sig.ra Paola Scarin, siamo più che convinti servano necessari quanto seri approfondimenti, e lo studio di Reggio Emilia, descritto nel comunicato stampa dell'associazione, non è come auspicava il prof. Zamboni, che ha fissato rigidi protocolli volti all'ottenimento di risposte mirate e concrete sia per l'efficacia che l'affidabilità, nella fase diagnostica quanto d'intervento, oltre che prettamente neurologica, da qui la necessità di reperire i fondi per intraprendere un più opportuno studio, peraltro già approvato dal Comitato Etico e promosso dalla medesima Azienda Ospedaliero - Universitaria di Ferrara, con il supporto dell’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia Romagna, nello specifico lo studio "Brave Dreams", qui descritto:
    http://www.ospfe.it/index.phtml?id=4941
    http://www.ccsvi-sm.org/?q=node/629
    http://www.ccsvi-sm.org/?q=node/713
    Scusandomi per l'intrusione, ringrazio nuovamente e porgo i miei più cordiali saluti.
    pdv

    P.s.: In merito al "caso Di Bella", alla Sig.ra Emanuela vorrei ricordare la risposta per conto del prof. Zamboni alla giornalista Adriana Bazzi, autrice dell'articolo pubblicato da il "Corriere della Sera" l'8 febbraio scorso, e pubblicata sul sito della Fondazione Hilarescere
    http://www.fondazionehilarescere.org/pdf/ProfZambonisuarticoloCORSERA8febbraio.pdf
    ... lettera poco conosciuta, forse perché il quotidiano in questione ha omesso la pubblicazione?

  • Gentile Anna Lisa Bonfranceschi, le faccio i miei complimenti nella sua professionalità anche nel rispondere a persone che non sono proprio obiettive nel leggere il suo articolo. Infatti, per alcuni la CCSVI , teoria di Zamboni, è solo una fede da abbracciare. A loro non interessa sapere se davvero vi sia correlazione con la sm o se l'angioplastica porti benefici alla sclerosi, ma vogliono solo fare l'angioplastica. Con lei sono stati anche gentili, altrove insultano pesantemente tutti coloro che esprimono un pensiero di cautela prima di avere risposte scientifiche.

    Questo caso ricorda fortemente il caso Di Bella nel cancro.
    Solo che qui si parla di Sclerosi Multipla.

  • Gent.ma Patrizia Della Vedova, quanto scritto da me nell’articolo si basa unicamente sul comunicato stampa rilasciato dall’Aism e non, ovviamente, su una mia interpretazione della questione CCSVI e sclerosi multipla. Nel comunicato si legge infatti: “Daremo alle persone con SM le certezze e tutte le risposte che stanno aspettando, dimostrando una volta per tutte se tra la CCSVI e la sclerosi multipla ci possono essere delle correlazioni statisticamente significative”. Mi sono permessa di intendere “una volta per tutte”come “in modo definitivo” e non credo di aver stravolto il senso dello studio affermando che “la ricerca ha lo scopo di verificare l’associazione tra la CCSVI (…) e la sclerosi multipla”. “In modo definitivo” non è perciò da intendersi relativo a possibili interventi di angioplastica, ma solo all'obiettivo dello studio, volto a comprendere l’associazione tra CCSVI e Sclerosi Multipla.

  • Mi domando quale credibilità possa avere un'Associazione, l'AISM, che contiene banner di case farmaceutiche sul proprio sito ufficiale.

    Che ci sia un potenziale conflitto d'interessi?

  • Gent.ma Anna Lisa Bonfranceschi, lo studio Aism/Fims non può in alcun modo "determinare in modo definitivo se alla base della sclerosi multipla possa esserci o meno un problema di tipo vascolare", poichè tale studio si limita ad un mero screening diagnostico (epidemiologico), effettuato da sonologi, quindi volto unicamente a stabilire se persone affette da sm e sane siano affette anche da CCSVI. Il prof. Zamboni già l'anno scorso si è dimesso dal Comitato, in ordine a divergenze applicative circa i protocolli intesi dalla associazione in oggetto, tant'è che tale studio verrà condotto dal prof. Stoltz. Sostenere pertanto il termine 'definitivo', per il quale occorrerebbe anche l'intervento di angioplastica dilatativa, escluso dallo studio in questione, appare fuorviante. Infatti l'associazione medesima ipotizza solo in futuro tale evento, per ora non contemplato.

  • Il personale che dovrà realizzare questo studio non ha fatto il corso da Zamboni perché Zamboni stesso da questo studio se ne è andato... i dottori che dovevano sostituirlo alle lezioni quando lui era via erano i primi a cercare di buttare fango sul protocollo che avrebbero dovuto insegnare. Per favore non ascoltate più l'AISM per quel che riguarda la sclerosi multipla perché non ci rappresenta più.. se davvero volesse rappresentarci avrebbe dovuto togliere quei dottori e sostituirli con altri facendo di tutto perché lo scopritore della CCSVI rimanesse all'interno dello studio e invece lo hanno fatto andare via sostituendolo con un dottore tedesco che l'ECD extra-cranico non lo ha mai eseguito in vita sua e dandoci la notizia come se l'Italia avesse vinto ancora i mondiali... per favore controllate meglio le notizie e visto che i malati di SM sono persone giovani andate a chiedere a loro cosa ne pensano... per il resto l'AISM sta solo facendo pubblicità alle sue intenzioni per poter meglio vendere a marzo le gardenie di gente pronta a ridicolizzare questo studio, che hanno la dignosi di CCSVI in mano da mesi, ce ne sarà davvero tantissima e ci divertiremo tutti quando sarà ora...

  • Incredibile,
    c'è ancora gente che crede alla sperimentazione tarlocca di AISM.

    Incredibile,
    ci sono ancora giornalisti che scrivono prima ancora di informarsi!
    State contribuendo anche voi a mettere i bastoni tra le ruote ai malati.

    Informazione si, ma quella corretta!

    Il Prof. Zamboni si è dimesso dallo studio AISM perchè lui ha l'unico scopo di aiutare i malati di Sclerosi Multipla, e non, come invece l'associazione, scopi economici ENORMI che si perderebbero nel caso la sua scoperta fosse ufficializzata...ma state tranquilli, riusciremo a far accettare anche dal ssn italiano la CCSVI.

    Grazie a chi sta continuando a lottare per il bene dei malati,
    Grazie all'Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla ONLUS

  • Non si possono proporre ai malati di sm,questi tempi di attesa.
    E poi in doppio cieco!
    Chi si sottoporrebbe a questa ennesima tortura psicologica!!!!
    Non si deve ostacolare la procedura di chi ha iniziato lo studio.
    I protocolli vanno rispettati,le procedure pure
    ma fatti con cognizione di causa.
    Siamo persone....non numeri ed abbiamo la nostra dignita'
    questa è l'ennesima presa per i fondelli.
    Abbiamo acquisito notizie e seguito il prof.Zamboni, virtualmente ,nei vari "appuntamenti"che lo studio prevedeva,adesso lasciatelo lavorare !!!!

  • tempo perso per i malati,la vera sperimentazione e' quella che fara' zamboni.brave dreams.la sclerosi multipla intanto avanza

  • SCLEROSI MULTIPLA: ZAMBONI, TRIAL AISM SU CCSVI NON CORRETTO

    23set ROMA – Il protocollo stabilito dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) per verificare la teoria del medico ferrarese Paolo Zamboni sull’origine della malattia e su una sua possibile cura ”rischia di non riuscire a dimostrare nulla” a causa di alcuni difetti di procedura. Lo ha affermato lo stesso Zamboni, che si e’ dimesso dal comitato scientifico della sperimentazione, a margine di una audizione alla commissione d’inchiesta del Senato sul Sistema Sanitario Nazionale presieduta da Ignazio Marino.
    ”Avevo chiesto di aspettare qualche mese per formare gli operatori che devono fare gli esami – ha affermato Zamboni – e mi e’ stato detto di no. Ho suggerito allora di ridurre il campione, in modo da farlo esaminare solo da tecnici gia’ formati, ma anche questa richiesta e’ stata rifiutata. In queste condizioni la sperimentazione rischia di non dimostrare nulla, perche’ un tecnico non formato non e’ in grado di trovare la malformazione dei vasi sanguigni che secondo noi e’ alla base della Sclerosi”.
    Il medico ferrarese e’ stato sostituito da Erwin Stolz, della Clinica Neurologica dell’Universita’ di Giessen in Germania: ”Si tratta di un esperto di ecodoppler del cranio – afferma Zamboni – mentre per dimostrare il mio metodo gli esami vanno fatti al collo e al torace. Lo scetticismo c’e’ in tutte le associazioni sulla Sclerosi multipla del mondo, che hanno fondi soprattutto dalle case farmaceutiche”. (ansa).

Articoli recenti

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

1 giorno fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

3 giorni fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

4 giorni fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

5 giorni fa

Leptospirosi: perché crescono i casi a New York?

Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…

1 settimana fa

Fogli d’oro sottilissimi: arriva il goldene

Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…

1 settimana fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più