Scusi, dov’è Antares?

Eckhard Slawik e Uwe Reichert
L’Atlante delle costellazioni
Zanichelli editore 2006, pp. 208, € 50,00

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L’intero cielo stellato rappresentato in 143 foto, 20 riproduzioni da antichi atlanti, numerosi diagrammi e tabelle. È questo l’armamentario messo a disposizione dall’Atlante delle costellazioni  edito da Zanichelli: una guida di facile consultazione per appassionati o astrofili alle prime armi. Dopo un capitolo introduttivo che familiarizza il lettore con i  principali concetti astronomici ripercorrendo brevemente l’evoluzione storica delle rappresentazioni della volta celeste, il volume sfodera una sequenza di 42 illustrazioni a colori di grande formato che offrono una panoramica completa di tutte le 88 costellazioni in cui è diviso il firmamento. La fotografia di ciascuno dei 42 campi celesti è riprodotta due volte, su pagine affiancate: la prima è accompagnata da una serie di indicazioni (i nomi delle stelle e la segnalazione di atri oggetti particolari), l’altra è dotata di una griglia di coordinate che rendono più facile individuare i diversi corpi celesti.

Le costellazioni sono rappresentate secondo un ordine che va da nord a sud e mese per mese, partendo da gennaio La loro visibilità nelle ore serali, è il criterio scelto per ordinare tutti i 42 campi dell’Atlante. Le tabelle  riportate indicano l’estensione dei corpi stellari (utilizzando le coordinate astronomiche di ascensione retta e declinazione) e la superficie che occupano. La voce “culmine a mezzanotte” che appare nella griglia, segnala la data in cui la costellazione si trova nel punto più alto sull’orizzonte cioè il periodo in cui è visibile più a lungo nel cielo. Le altre informazioni che si incontrano riguardano il numero delle stelle visibili a occhio nudo, gli sciami di meteore che appaiono provenire da queste costellazioni, gli oggetti estesi come galassie, ammassi stellari e nebulose di gas, contenuti nel catalogo compilato da Charles Messier e riportato nella parte finale del libro.

Un aiuto pratico di orientamento per chi si diletta a scrutare il cielo solo occasionalmente e in particolare nelle ore serali, è fornito da un piccolo grafico. In base alla latitudine geografica del punto di osservazione, è possibile leggere, nelle zone più scure, quali sono i mesi di massima visibilità di ogni costellazione. La sezione di testo che accompagna ciascun campo rappresenta un piccolo approfondimento sulla mitologia e le leggende legate ai diversi raggruppamenti di stelle. Vengono descritti, inoltre, oggetti singolari, di norma osservabili anche solo con binocoli da campo o piccoli telescopi amatoriali. Alcune regioni del cielo particolarmente interessanti sono riportate in dettaglio, ingrandite e affiancate da didascalie.

In appendice sono riportati i dati tecnici relativi alle riprese fotografiche e un indice completo di tutte le costellazioni, corredato dalle loro diverse denominazioni. Oltre al nome in italiano, sono riportati il nome latino usato internazionalmente, l’abbreviazione di tre lettere nonché il genitivo latino. Le stelle più luminose sono enumerate in una tabella che da precise indicazioni sulle coordinate. Situato alla fine dell’Atlante, il glossario propone informazioni generali e sintetiche definizioni di carattere astronomico.

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