Sfrattati da una pianta

Da millenni sono i predatori incontrastati delle rive del Nilo. Ma adesso sono loro, i coccodrilli del parco Greater St.Lucia Wetland, a essere in pericolo: rischiano l’estinzione a causa di una pianta invasiva, la Chromolaena odorata. L’allarme viene da uno studio di alcuni ricercatori del Dipartimento di Conservazione Ecologica dell’Università di Stellenbosch (Sud-Africa) e da un gruppo di volontari dell’Earthwatch Institute, pubblicato sulla rivista Biological Conservation. La pianta, arrivata in Africa circa 60 anni fa, si è insediata in una zona critica per la nidificazione dei coccodrilli. Le sue radici fibrose hanno spinto molti animali ad abbandonare questi luoghi, mentre la sua ombra ha alterato la temperatura dei nidi già esistenti, rendendoli inagibili o influenzando il sesso delle nidiate. Come accade per molti altri rettili, infatti, anche il sesso dei coccodrilli è determinato dalla temperatura del nido quando si trovano ancora nelle uova. E, secondo i ricercatori, l’ombra delle piante invasive e l’abbassamento della temperatura favorirebbero la nascita di coccodrilli femmine, minacciando la riproduzione della popolazione. Il rapporto tra i sessi sarebbe oggi di tre a uno. Ma a preoccupare i ricercatori è anche il comportamento delle femmine di coccodrillo. Per deporre le uova, infatti, queste scelgono ogni anno lo stesso luogo, ma trovandolo occupato dalla pianta invasiva abbandonano le uova nell’acqua e iniziano una nuova ricerca. “E’ necessario intervenire con urgenza”, ha spiegato Alison Leslie coordinatrice della ricerca, “perché non sono a rischio soltanto i coccodrilli della zona di Santa Lucia, ma anche quelli di molte altre zone dell’Africa”. (p.c.)

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