Sì alla spesa verde, se non costa di più

Le imprese italiane si tingono di verde: hanno capito che l’attenzione all’impatto ambientale dei loro prodotti non è più solo un espediente per migliorare la propria immagine, ma è una leva strategica del marketing. Ma sopravvalutano la propensione del cliente a pagare di più i prodotti ecologici. Lo ha rilevato un’indagine della SDA Bocconi (Creare valore con il green marketing), a cura di Davide Reina e Silvia Vianello, su prodotti e servizi green che ha messo a confronto le opinioni di 500 consumatori e di 300 manager di imprese attive nei più svariati settori. Dalla ricerca si scopre che solo il 13 per cento dei consumatori ritiene che un prodotto green debba costare più di uno tradizionale.

In effetti, i risultati del sondaggio proposto da Galileo mostrano che molti consumatori non intendono sobbarcarsi un peso che ritengono a carico dei produttori. Il 48 per cento dei lettori pensa infatti che il costo aggiuntivo di un prodotto a basso impatto ambientale debba essere sostenuto dalle aziende. Ma al sondaggio hanno risposto anche molti lettori convinti che tutti debbano fare la propria parte: il 43 per cento pensa infatti che il consumatore “verde” debba essere disponibile a pagare di più. Soltanto il 9 per cento, infine, non considera rilevante, al momento di acquistare un prodotto, il suo impatto sull’ambiente, ma valuta solo la qualità o il prezzo.

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