Tag: hiv / aids
La nuova arma dell’Hiv
Il virus messo a nudo
Arriva dai laboratori statunitensi la notizia di un formidabile passo avanti nella lotta contro l’Aids: dopo dieci anni di tentativi, alcuni ricercatori hanno ricostruito al computer la struttura della proteina gp120, la “chiave” utilizzata dall’Hiv per penetrare all’interno delle cellule del sangue, fotografando il momento in cui queste sono attaccate dal virus. La scoperta apre la strada a nuovi farmaci e rende più vicina la realizzazione di un vaccino efficace. Sarà una scoperta da Nobel?
Un indizio nella cellula CD8
Un nuovo fronte contro l’Hiv
Attaccare le cellule umane in cui si riproduce il virus dell’Aids: è l’ultima strategia proposta alla Conferenza internazionale sui retrovirus di Chicago. Ad annunciarla è Franco Lori, co-direttore del Right (Research Institute for Gene and Human Therapy) di Pavia. Che ha utilizzato un farmaco impiegato da anni nella lotta al cancro, l’idrossiurea. E i primi risultati sembrano molto promettenti: il composto è in grado di ridurre la quantità di virus nel sangue dei pazienti per diversi mesi
Supermolecola, attacco all’Aids
Una “supermolecola” che chiude tutte le porte d’ingresso dell’Hiv nella cellula. E’ quanto sperano di ottenere i ricercatori inglesi e danesi dopo la scoperta di una sostanza che riconosce gli stessi recettori del virus. Se ne potrà ricavare un nuovo farmaco, più efficace e meno tossico di quelli esistenti? Sull’importanza della ricerca e sui possibili sviluppi futuri Galileo ha intervistato due esperti italiani, Fernando Aiuti e Stefano Vella
Una mutazione per vincere l’Hiv
Il patrimonio genetico dei sieropositivi potrebbe essere determinante per comprendere i meccanismi patogeni del virus dell’Aids. Le cellule di alcuni individui, usciti indenni da ripetute esposizioni all’Hiv, non si sono infettate neppure in laboratorio. Una resistenza che suggerisce nuove strategie di cura
Quel difetto che protegge dall’Aids
E’ una proteina, si chiama Ccr 5, e quando è difettosa proteggedall’Aids. La sua scoperta potrebbe svelare il segreto di alcuni fortunatiindividui, che nonostante i continui contatti con il virus, non sono maidiventati sieropositivi. E indicare nuove strategie per la cura.