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Tag: telecomunicazioni

Tutto in un telefono

Nasce in Gran Bretagna il primo servizio di telefonia combinata al mondo. La British Telecom ha infatti lanciato sul mercato un prodotto che unisce...

Il cristallo che risponde a suono

Si chiama niobato di litio, ed è un cristallo che ha la singolare proprietà di riprodurre i suoni che gli sono inviati. È quanto...

Via libera al progetto Galileo

I ministri dei trasporti dell’Unione Europea si sono accordati ieri a Bruxelles sul finanziamento al progetto Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo che...

Internet dalle colonnine, senza fili

Una serie di ripetitori, dislocati per la città, che permettono di accedere a Internet o a Intranet. Con un protocollo assolutamente sicuro. Basta accendere il computer portatile per essere in Rete, con la propria azienda o con il world wide web. Tutto ciò è già realtà in Svezia, dove stazioni, ospedali, aeroporti, centri commerciali e alberghi si sono già attrezzati con le colonnine per i servizi wireless. Ecco tutti i segreti dell’esperimento svedese. Aspettando l’Umts

E il Tg lo guardo sul cellulare

Ormai è questione di poco. L’Umts (Universal Mobile Telecommunications System) sbarcherà in Europa nel 2002, prima affiancando e poi sostituendo il caro vecchio Gsm. E sarà una vera e propria rivoluzione per la comunicazione mobile. Grazie alla trasmissione a larga banda che caratterizza questa nuova tecnologia, nel cellulare potremo avere la tv, il terminale Internet, l’hi-fi e naturalmente il telefono. L’unico problema sarà come incastrare in un unico oggetto display a colori ad alta definizione, videocamere e lettori mp3. Ma anche per questo è solo questione di tempo

Echelon esiste

Echelon, il network coordinato dalla statunitense National Security Agency (Nsa) per spiare ogni tipo di comunicazione elettronica, non sarebbe affatto un’invenzione giornalisitica. Secondo Jeffrey...

Echelon, l’ora della verità

Tanti indizi, ma nessuna prova certa. Echelon, la rete di intercettazioni che la National Security Agency statunitense avrebbe messo in piedi con i servizi di sicurezza di Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda, resta un mistero. Ma negli ultimi mesi il muro di silenzio sembra essersi incrinato: le prime ammissioni sono arrivate dall’Intelligence australiana, poi è stata la volta dell’interrogazione di un senatore americano alla Nsa. Sta per alzarsi il velo sul Grande Fratello di fine millennio?

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