Terremoto, dall’Ingv la ricostruzione in 3D delle onde sismiche

 
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha appena diffuso un video in cui ha ricostruito il movimento della crosta terrestre a seguito della scossa di terremoto delle 21:18 dello scorso 26 ottobre. Ogni secondo dell’animazione rappresenta un secondo in tempo reale. Sono i primi 85 secondi a partire dall’origine dell’evento sismico. Non si tratta di un’animazione artistica ma della soluzione delle equazioni che descrivono il processo di propagazione. Il sisma, che ha avuto una magnitudo pari a 5,9 sulla scala Richter, è stato avvertito distintamente in tutto il centro Italia. Grazie all’animazione si intuisce perché gli effetti del terremoto non si percepiscono con la stessa intensità in luoghi posti alla stessa distanza dall’epicentro.

“La velocità e l’ampiezza delle onde sismiche”, spiegano infatti gli esperti dell’Ingv “dipendono dalle caratteristiche della sorgente sismica, dal tipo di suolo che attraversano e anche dalla topografia. Esse, quindi, non si propagano in maniera uniforme nello spazio e luoghi posti alla stessa distanza dall’epicentro risentono del terremoto in maniera completamente diversa. Ad esempio le onde si propagano di più e più a lungo verso Nord/Nord-Est, lungo le coste delle regioni adriatiche e verso il Lazio. Le onde di colore blu ci indicano che il suolo si sta muovendo velocemente verso il basso, quelle di colore rosso indicano che il suolo si sta muovendo verso l’alto”.

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