David Gentilcore
La purpurea meraviglia. Storia del pomodoro in Italia
Garzanti 2010, pp. 272, euro 13,00
Gli italiani e il pomodoro sono i protagonisti di una storia (non proprio d’amore) durata trecento anni. A raccontarla è David Gentilcore, docente di storia moderna all’Università di Leicester (Regno Unito), nel libro “Pomodoro! A history of the tomato in Italy”, tradotto in italiano da Roberto Merlini.
Oggi il pomodoro è uno degli ingredienti indispensabili della cucina italiana, se non addirittura il protagonista, ma non è sempre stato così. “Pochi sanno – ha spiegato l’autore – che l’iniziale accoglienza di questo ortaggio in Italia fu decisamente ostile”. Introdotto nel XVI secolo come curiosità botanica, venne a lungo considerato una “purpurea meraviglia”, una stranezza esotica da assaggiare, se non con totale diffidenza, comunque a piccole dosi. Utilizzato nel 1700 come condimento, è solo alla fine dell’Ottocento che entra nella dieta, insieme alla pasta, gettando le basi di quello che sarà un sodalizio indissolubile.
Attualmente il pomodoro è un vero e proprio simbolo di cultura industriale e artigianale nazionale: l’Italia è il primo produttore europeo di questo ortaggio, con un totale di sei milioni di tonnellate l’anno, 80 mila ettari di terreno dedicati alla sua coltivazione e un mercato che vale 2 miliardi di euro. Consigliato anche dai dietologi per il suo contenuto di licopene, una sostanza antiossidante che riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e tumorali, è oggi l’elemento di base della dieta mediterranea.
Spulciando tra ricettari, libri antichi, racconti di viaggio, descrizioni botaniche e mediche, arte, cinema e letteratura, Gentilcore racconta la storia del pomodoro, ma descrive anche lo spaccato di un paese, i suoi valori, le sue credenze e le sue trasformazioni nel corso dei secoli. Tra curiosità e sorprese.
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…
Potrebbe essere usato in diverse applicazioni come catalizzatore per la conversione dell'anidride carbonica e la…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più
Visualizza i commenti
Sono innamorata, fin da bambina, del pomodoro rosso. Qualsiasi piatto di pasta o di altra pietanza, non può ESSERE senza pomodoro. I cibi particolari, dove molte persone non mettono il pomodoro, io lo metto. Sembra per me, non ci sia gusto ne condimento, sopratutto SAPORE, togliere il PROTAGONISTA da i miei piatti. Provate a mangiare un pollo in bianco e uno al pomodoro. Idem per la pasta o una bruschetta, una fettina o uova, frittata di patate o quant' altro.
Impossibile toglierlo o rinunciarVi...