Salute

Troppe scelte a disposizione e il cervello va in tilt

Abbiamo troppe scelte a disposizione, di continuo. Per esempio, nella maggior parte delle economie moderne, i consumatori hanno a disposizione una varietà di prodotti frastornante, anche per cose semplici come, ad esempio, l’acqua in bottiglia. In un tipico supermercato, si possono solitamente trovare oltre migliaia e migliaia di prodotti, con innumerevoli varietà di biscotti, cereali, yogurt o quant’altro. E non solo al supermercato: abbiamo troppe scelte a disposizione anche per decisioni che hanno importanti conseguenze sulla nostra vita, per esempio la gestione dei nostri risparmi, abbiamo a disposizione tante opzioni diverse. 

Troppe scelte, il cervello è indeciso

Uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour ha analizzato cosa succede al nostro cervello  di fronte a un sovraccarico di opzioni tra cui scegliere: una situazione che a volte causa una vera e propria paralisi e ci può portare a posporre indefinitamente la nostra decisione.

Gli autori dello studio hanno presentato a 19 persone una varietà di vedute di paesaggi tra cui scegliere come soggetto da stampare su una maglietta o una tazza. In una prima fase dell’esperimento, la scelta era tra 6 immagini, in una seconda fase tra 12 ed in una terza tra 24 immagini.

Utilizzando delle risonanze magnetiche, i ricercatori hanno quindi osservato quali aree del cervello venivano attivate in base al numero di scelte a disposizione. Hanno quindi rilevato che la corteccia cingolata anteriore (ACC, dall’inglese anterior cingulate cortex) e lo striato erano coinvolte nel processo. In particolare, l’attività in queste due aree era più alta quando le opzioni erano 12 e più bassa quando le scelte erano 6 o 24.

Questione di ricompensa (ed energia)

Secondo gli autori dello studio, queste differenze sono dovute al fatto che lo striato e la corteccia cingolata anteriore interagiscono nella valutazione di quanto sia conveniente avere una maggiore ricompensa (e poter quindi scegliere un’immagine che ci piace di più perché si hanno più opzioni a disposizione) rispetto al lavoro che il cervello deve fare per compiere la scelta. Quindi, più le opzioni aumentano, più la ricompensa cresce, ma allo stesso tempo il cervello deve fare più lavoro per compiere la scelta. Nel caso in questione 12 opzioni fornivano il miglior rapporto ricompensa/energia, mentre 6 erano viste come troppe poche e 24 come troppe scelte.

Secondo gli autori dell’articolo su Nature Human Behaviour, il numero ideale di opzioni per un essere umano non sarebbe  12 ma una quantità compresa tra 8 e 15 opzioni, a seconda delle caratteristiche di ciascuno di noi.

Riferimenti: Nature Human Behaviour

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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