Categorie: Salute

Hiv, Truvada è una terapia profilattica efficace

La comunità omosessuale in Europa e negli Stati Uniti è stata tra le più colpite dall’arrivo del virus dell’hiv. Nonostante i passi in avanti fatti negli ultimi decenni, nel 2011 ancora il 40% dei nuovi casi in Europa Occidentale, e il 20% in Europa Centrale, sono stati causati da rapporti sessuali tra persone di sesso maschile. Per questo, lo sviluppo di nuove pratiche di prevenzione resta un capitolo fondamentale della lotta contro hiv e Aids. Una novità importante in questo campo arriva oggi dalla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (Croi) tenutasi di recente a Seattle, dove sono stati presentati i risultati del Proud Study, realizzato dal Medical Research Council inglese, che dimostrano l’efficacia del truvada (un antiretrovirale già utilizzato nei pazienti con hiv) nel prevenire la trasmissione del virus se utilizzato come terapia profilattica (o Prep, cioè profilassi pre-esposizione).

Che le terapie Prep fossero efficaci nel prevenire la trasmissione del virus in realtà era già stato dimostrato da una serie di studi svolti in regimi sperimentali controllati. Quello che volevano verificare i ricercatori inglesi era però se il farmaco risultasse efficace anche al di fuori del laboratorio, nel mondo reale, e se la consapevolezza di essere sottoposti ad una terapia farmacologica profilattica avrebbe modificato in qualche modo le abitudini sessuali dei partecipanti. Per questo hanno reclutato 545 cittadini inglesi, tutti omosessuali di sesso maschile che avevano dichiarato di praticare abitualmente sesso non protetto, prescrivendo loro il truvada come terapia profilattica contro l’hiv.

Metà dei partecipanti ha iniziato ad assumere immediatamente il farmaco, mentre gli altri hanno iniziato la terapia ad un anno di distanza, in modo da poter valutare le differenze tra i due gruppi. Nel primo anno, tra i volontari che stavano assumendo la terapiaPrep si sono verificati tre nuove infezioni da hiv, mentre negli altri, che ancora non avevano iniziato ad assumere i farmaci, i casi sono stati 19. Stando a questi dati, il truvada avrebbe un’efficaciadell86% nel diminuire il rischio di trasmissione della malattia.

“Questi risultati sono estremamente eccitanti, e mostrano che la terapia Prep è estremamente efficace nel prevenire le infezioni da Hiv anche nel mondo reale”, spiega Sheena McCormack, epidemiologa dello University College di Londra che ha coordinato il nuovo studio. “I risultati mostrano che c’è bisogno della Prep, e ci danno la speranza di poter fermare l’epidemia tra gli omosessuali del nostro paese”.

Il rischio di affidarsi a un farmaco che protegge dalla trasmissione del virus dell’hiv, però, è che si sottovalutino molte altre malattie sessualmente trasmissibili.

Via: Wired.it

Credits immagine: NIAID/Flickr CC

 

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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